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Strategie di investimento, la scommessa è sul listino inglese

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È il listino inglese la vera scommessa dei prossimi mesi, la piazza che – contrariamente alla view prevalente sul mercato – potrebbe dare maggiori sorprese, realizzando una performance migliore delle aspettative. Lo scenario di breve e medio termine è estremamente incerto, con 3 eventi estivi di grande rilevanza come il referendum inglese, il rischio (elevatissimo) di una svalutazione cinese analoga a quella del 2015 e la Fed che deve alzare i tassi. 

“Crediamo che le probabilità che lo status quo al referendum inglese possa vincere di misura siano maggiori di quelle di una vittoria per il voto di rottura”, spiega  Paolo Longeri dell’ufficio studi di Consultinvest, che ritiene quindi che “in questo caso, un mercato azionario recentemente negletto dagli investitori e non troppo caro in termini relativi è quello inglese”. 
View in linea con il sondaggio effettuato poche settimane fa dal nostro sito sulla campagna per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, ma opposta rispetto agli ultimi, dove l’opzione ‘leave’ appare al momento in vantaggio di circa sette punti su quella ‘remain’. Secondo il sondaggio YouGov condotto per ‘The Times’ il 46% dell’elettorato britannico sarebbe infatti favorevole alla Brexix, contro un 39% per la permanenza nella Ue, un 11% di incerti e un 4% che non intenderebbe presentarsi alle urne. E anche il "Sun",  del magnate australiano Rupert Murdoch, sta invitando gli elettori a scegliere di abbandonare la Ue.  
Quanto ai settori sui quali concentrarsi, se non ci sarà una ricaduta recessiva o un grave errore di policy, secondo Longeri, il comparto finanziario dell’Europa Centrale (banche e assicurazioni) ha la possibilità di generare ritorni relativamente migliori degli altri. “Si parte da valutazioni molto ridotte, inoltre si è in presenza di un posizionamento poco concentrato nei portafogli e di una volontà di salvataggio da parte della Bce”, dichiara l’esperto che ritiene che sia difficile pensare che il mercato europeo riesca a riprendersi seriamente senza un rally dei titoli finanziari. “Per contro in caso di liquidazione il settore finanziario ha minori margini di discesa”.
Se si passa poi ad analizzare le valute, per considerazioni analoghe a quelle già sottolineate per il mercato azionario, la sterlina ha più possibilità di affermarsi sull’euro, mentre  tra le commodity Longeri ricorda che oro e argento sono in un trend di apprezzamento secolare, generato da politiche monetarie decisamente troppo espansive.
 

  

13/06/2016 | Categorie: Finanza personale Firma: Redazione