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EUROZONA, fiducia in miglioramento

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Il tasso di crescita del costo tendenziale trimestrale del lavoro è aumentato; si è ridotto il surplus della bilancia commerciale, mentre è migliorata la fiducia dei consumatori e gli indici Pmi sono aumentati ai nuovi massimi dal 4 novembre, chiudendo il 1° trimestre a valori medi superiore al precedente e facendo presagire un’accelerazione del Pil anche oltre il suo potenziale. Questo il clima che si respira, secondo Cassa Lombarda, nell’eurozona dove in settimana si attendono: “M3 in crescita stabile, gli indici di fiducia economica-industriale-servizi-consumo in miglioramento e il Cpi in decelerazione”, spiega la divisione Ricerca e Investimenti della società, che ricorda che in tema Bce sono attesi diversi interventi tra cui quello del capo economista della Banca centrale europea Peter Praet (il 27 marzo) e del membro del Consiglio di vigilanza della Bce, Ignazio Angeloni (il 28 e il 31 marzo).

 
Dall’altra parte dell’oceano, in Usa, “l’attività nazionale misurata dalla Fed di Chicago è cresciuta ai valori massimi degli ultimi 2 anni. Sostanzialmente invariato il deficit trimestrale delle partite correnti mentre è calata l’erogazione settimanale dei mutui e rimane stabile il prezzo delle case”, commenta Cassa Lombarda, che aggiunge che “dopo il massimo decennale sono calate le vendite di case esistenti; le richieste settimanali di disoccupazione sono lievemente aumentate ma su valori ancora bassi; il benessere dei consumatori è ulteriormente salito ed è salita la vendita di case nuove. L’attività manifatturiera nel distretto di Kansan City è salita ai massimi dal 3 novembre. Sono aumentati gli ordini e le spedizioni di beni capitali a beneficio del Pil del trimestre, mentre sono invece calati dai precedenti massimi gli indici Pmi rimanendo tuttavia in area espansiva con una media trimestrale quasi pari all’ultima dell’anno scorso”. 
In settimana si attendono: attività manifatturiera e fiducia consumatori in consolidamento, deficit della bilancia commerciale in riduzione, scorte all’ingrosso in crescita, compromessi in aumento, Pil finale 4° trimestre rivisto in meglio grazie al consumo, richieste settimanali di disoccupazione in calo e crescite costanti per reddito e spesa personale.
 
Sono arrivati, invece, segnali misti dall’Inghilterra, dove la crescita dei prezzi delle case in vendita è decelerata a un livello inferiore all’inflazione corrente e i tassi tendenziali di crescita di Cpi e Ppi sono aumentati, ma la crescita delle vendite è accelerata. Infine, segnali negativi sono arrivati dalla Cina, dov’è lievitata ancora la bolla immobiliare, con il prezzo delle case che è cresciuto ancora in 67 città su 70 nonostante il rialzo della quota richiesta in contanti, portando gli aumenti anno su anno a insostenibili percentuali tra il 14 e il 25%.  
 

  

26/03/2017 | Categorie: Investimenti Firma: Redazione