NEWS
Fed: previsioni di CRESCITA nel 2017
L’intervento di quest’ultima è stato difatti il punto nodale della settimana, con un rialzo dei tassi (1% – 1,25%) e l’annuncio di un ridimensionamento in futuro del suo bilancio (10 miliardi di dollari al mese in un primo momento e poi 50 entro 12 mesi). La Fed incrementa di un punto le sue previsioni di crescita per il 2017 (al 2,2%) e riduce le sue aspettative legate all’inflazione (1,6% contro 1,9% in precedenza). Continua tuttavia a dimostrare ottimismo circa il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione del 2% nel 2018, una view che non è pero condivisa dai mercati che continuano a ipotizzare un trend al ribasso per i tassi a lungo termine e per le aspettative legate all’inflazione. In questo quadro, è evidente che grande attenzione verrà data ai prossimi dati, tra l’altro, relativi all’occupazione e all’inflazione.
Nell’Eurozona l’inflazione rimane infatti contenuta, dove il rialzo dei prezzi al consumo è in linea con le attese, attestandosi all’1,4% a un anno. Sotto il profilo politico, oltre agli ultimi sviluppi nella saga della legge elettorale italiana, bisogna segnalare che la Grecia ha ottenuto nuovi aiuti per 8,5 miliardi di euro che le consentiranno di rimborsare, a luglio, 7 miliardi di euro di crediti (di cui parte è in mano a creditori privati). Non vi erano dubbi su questa decisione che permetterà di rilanciare il 3° piano di aiuti alla Grecia, in affanno da qualche mese.
Per finire la tematica ancora dell’inflazione nel Regno Unito con una dinamica tuttavia opposta, dato che i prezzi sono addirittura superiori alla crescita del salario nominale pro capite. Questo aumento sta a indicare una netta riduzione del potere di acquisto delle famiglie. A sorpresa di tutti, tre membri della Bank of England hanno votato a favore di un aumento dei tassi. Opporsi a un aumento dell’inflazione in un quadro economico dove i segnali di rallentamento iniziano a concretizzarsi: l’equazione si annuncia di difficile soluzione per la BoE.
A cura di Marc Craquelin, direttore della gestione di La Financière de l’Echiquier