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Il Benchmark, un parametro per i fondi di investimento.

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STRUMENTO. Nonostante questo strumento non sia prerogativa esclusiva dei mercati finanziari, in materia di investimento esso viene utilizzato come parametro oggettivo di riferimento per confrontare le performance di portafoglio rispetto all’andamento del mercato. L’obiettivo del benchmark è quello infatti di offrire uno strumento utile per valutare il rischio tipico del mercato in cui il portafoglio investe e supportare l’investitore nella valutazione dei risultati ottenuti dalla gestione di un certo portafoglio titoli. 


STRUTTURA. Per far ciò il benchmark viene strutturato in modo da essere rappresentativo di un determinato mercato. Ogni benchmark dovrebbe essere caratterizzato da quattro elementi fondamentali:
Trasparenza: gli indici devono essere calcolati con regole replicabili dall’investitore. Questo principio permette di anticipare i periodici cambiamenti della composizione degli indici stessi;
Rappresentatività: gli indici devono essere rappresentativi delle politiche di gestione del portafoglio;
Replicabilità: gli indici dovrebbero essere completamente replicabili con attività acquistabili direttamente sul mercato;
Hedgeability: è preferibile che gli indici siano anche sottostanti di contratti derivati così da permettere una copertura tempestiva dei portafogli e l’abbassamento dei costi di transazione.
 
UTILIZZO. L’uso più comune del benchmark è la valutazione della gestione di un fondo. In questo senso il benchmark diviene il punto di partenza per la valutazione del rischio ed il rendimento dei fondi da parte di ogni acquirente. Immaginiamo che un risparmiatore decida di investire i suoi soldi in un fondo azionario estero o domestico: come scegliere tra le numerose opportunità offerte dal mercato? La risposta naturalmente è con il benchmark, che fornisce informazioni importanti sulla natura del fondo, indicandone rischio e rendimento aiutando a chiarire la linea di gestione e i risultati ottenuti da quest’ultima. 
 
LA PERFORMANCE dei fondi infatti viene confrontata con quella del benchmark, cioè dell’indice del mercato di riferimento. E’ la prassi seguita ad esempio quando si mette a confronto il rendimento dei fondi azionari americani con quello dell’indice S&P500 oppure quando si confronta il trend di un fondo liquidità con quello dell’indice Jp Morgan Euro Cash Index 3 mesi. Nel caso di fondi comuni si parla di benchmark portfolio poiché si adopera un parametro di riferimento degli investimenti di quel fondo e non uno standard unico di mercato. 
 
Un fondo bilanciato comprensivo di azioni e obbligazioni può avere come benchmark un indice composto per il 50% da Msci World e per la restante parte da Jp Morgan Global. Se si investe in azioni il parametro di riferimento con cui misurare i risultati  è sicuramente un indice di mercato.  Per i fondi azionari internazionali ad esempio il benchmark di riferimento è l’Msci World Index elaborato dalla Morgan Stanley, l’Msci Europe per i fondi azionari europei e l’Msci Far Fast per i fondi azionari Pacifico. 
 
Per i fondi azionari America  il benchmark di riferimento è l’S&P500 oppure l’Msci North America mentre per i fondi azionari Paesi emergenti il benchmark è l’Msci Emerging Markets. Il benchmark  di riferimento per i fondi azionari italiani è (alternativamente) il Mib30, il Comit o l’Msci Italia. L’indice di riferimento per i Fondi liquidità è il Jp Morgan Euro Cash Index 3 mesi mentre per gli obbligazionari internazionali il benchmark è rappresentato dal Jp Morgan Global Government Bond (Jp Morgan Emu Government Bond per i Fondi obbligazionari).

  

06/06/2011 | Categorie: Mondo consulenti Firma: Vincenzo Polimeno