Instabilità delle banche americane. Più di 800 istituti rischiano il fallimento. La maggior parte piccole-medie banche. La situazione preoccupa le autorità. Ma in giro non se ne parla !
RISCHIO FALLIMENTO – Sebbene le banche americane abbiano ottenuto nel secondo trimestre utili netti per 21,6 miliardi di dollari rispetto ai 4,4 miliardi di perdite registrati nello stesso periodo nel 2009, tuttavia, il 11% delle banche americane rischia il default. Il 20% delle banche si trova in una situazione di passività rispetto ad un 30% del 2009.
I DATI – Secondo la Federal Deposit Insurance Corporation, l’ente americano che garantisce i depositi delle banche che dichiarano default negli Stati Uniti, la situazione è molto preoccupante. Infatti 829 banche per un totale di 403 miliardi di asset, su un totale di 7830 istituti presi in considerazione, rischiano il default. Le banche medio- piccole sono quelle più a rischio, mentre quelle di grandi dimensioni, non presentano particolari problematiche.
Ovviamente non tutte le banche a rischio andranno in default, ma l’aspetto inquietante risiede nell’aumento dei fallimenti delle banche americane. Basta vedere i dati e ci si accorge che qualcosa non quadra. Infatti dall’inizio dell’anno ad oggi 118 banche sono fallite, rispetto alle 140 di tutto il 2009, di cui solo 45 nel secondo trimestre. Il dato è il peggiore in assoluto dal lontano 1992. Ma perché nessuno ne parla ? perché i media non ne danno più risalto ? domande che non troveranno mai risposta.
IL PARERE- «Il recupero economico che è iniziato quest’anno sta cominciando a riflettersi positivamente sulle performance dell’industria bancaria – ha sottolineato la presidente della Fdic, Sheila Bair -. Ma vista la situazione complessivamente ancora incerta, riteniamo che le banche debbano continuare a muoversi con prudenza, mantenendo adeguati livelli di capitalizzazione».