Bernanke lancia l’allarme sul probabile taglio alla spesa pubblica, questo potrebbe comportare 200.000 mila posti in meno.
DISOCCUPAZIONE E ALLARME. Il Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke nel discorso tenuto questa sera (Mercoledi sera negli Usa ndr) ha affermato che il piano repubblicano che prevede un taglio alla spesa pubblica sarebbe indolore per la crescita economica in atto ma potrebbe provocare un forte shock per il mercato del lavoro, in quanto si potrebbero perdere circa 200.000 posti di lavoro. Bernanke ha detto che se il piano approvato dai repubblicani il mese scorso diventerà legge, ciò potrebbe costare un taglio alla crescita di circa due decimi di punto percentuale nel primo anno e di un decimo nell’anno successivo e ciò si tradurrebbe nella perdita di circa 200 mila unità di posti di lavoro.
Quindi non è banale, ha detto in risposta ad una domanda formulatagli dalla Commissione finanza nel secondo giorno dell’audizione semestrale al Congresso statunitense. Infatti la maggioranza dei Democratici al Senato, pretende la riduzione di questi tagli per non mettere in pericolo la ripresa economica in atto, che in questi giorni sembra essere messa in pericolo dalle fiammate al rialzo del prezzo del petrolio e dal pericolo inflazione. Il mese scorso la Camera dei Rappresentanti del Parlamento Usa, controllata dai Repubblicani, ha approvato i tagli alla spesa federale per 61 miliardi di dollari da attuare nell’arco dei prossimi sette mesi.
Il disegno di legge è passato ora al vaglio del Senato, a maggioranza Democratica, che lo boccerà. Qualsiasi emendamento deve essere approvato da entrambe le camere del Congresso prima di diventare legge. I membri del Congresso stanno disputando una vera e propria battaglia sul bilancio, con i repubblicani, spronati anche dai conservatori fiscali del Tea Party, che dopo aver fatto tagli alla spesa pretendono un’ immediata riduzione del deficit.
CONCLUSIONI. L’economista Jan Hatzius, di Goldman Sachs ha stimato che se il disegno di legge approvato dai repubblicani il mese scorso, diventerà legge, cosa altamente improbabile, si perderebbero circa 1,5-2 punti percentuali del tasso annuale di crescita economica nel secondo e terzo trimestre di quest’anno.