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Apple, lanciata la carta di
credito: ora Fintech trema

Con Goldman Sachs e MasterCard, Cupertino avvia il progetto negli Usa

Apple entra prepotentemente nel settore bancario lanciando la sua prima carta di credito. Il gigante del tech, con la mole di dati di cui già dispone, potrebbe rappresentare una vera minaccia per le compagnie del Fintech. Si parte dagli Stati Uniti, dove il 25% degli iPhone ha già attivo l’ApplePay. E da quest’estate potrà anche utilizzare l’AppleCard.

Il tasso di interesse sulla carta di credito collegata a Goldman Sachs è compreso tra il 13% e il 24%, senza tasse o canoni annuali. Offre inoltre il rimborso del 2% su tutte le transazioni. Per Goldman, la mossa rappresenta un’importante spinta verso i suoi nuovi prodotti finanziari.

Da un lato c’è la comodità di una carta perfettamente integrata con l’app del cellulare e dall’altro ci sono i costi più che competitivi per il mercato. L’obiettivo di Cupertino è chiaro: fidelizzare sempre più gli amanti del melafonino, rafforzando la relazione con loro.

Duinque, secondo gli esperti l’AppleCard sarà una minaccia concreta per le aziende del Fintech. Nessuno infatti può contare sui big data di Apple e questo è sicuramente un vantaggio per un’azienda che punta a gestire i depositi dei clienti. Le startup che stavano lavorando in questo ambito, rischiano di finire fagocitate in un baleno dalla mela morsicata.