CARISSIMA RC AUTO con aumenti che hanno toccato punte del 27% delle vetture e 45% per le moto negli ultimi due anni, secondo i dati presentati dall’Isvap (autorità di vigilanza sulle assicurazioni). Un 40enne nella classe più alta del bonus malus, ha visto crescere in media del 26,9% il suo premio
LE TARIFFE proseguono nella loro corsa mentre il funzionamento del "bonus malus" è ormai bloccato e nuoce ai clienti. Quindi l’Isvap nella sua relazione annuale lancia l’allarme prezzi.
UN’INDAGINE condotta da Altroconsumo ha paragonato inoltre i premi delle polizze auto, comparando il loro andamento in diverse città italiane. Dal confronto, risultano svantaggiati soprattutto gli automobilisti del Sud del Paese, costretti a sopportare i costi aggiuntivi determinati dalla scarsa concorrenza tra le compagnie di assicurazione.
SECONDO l’analisi svolta da Altroconsumo la differenza riscontrata nei prezzi delle polizze auto tra regioni settentrionali e meridionali del Paese avrebbe più cause. In primo luogo, sembra essere determinante la scarsa presenza di alcune compagnie assicurative in determinate aree del Sud, fatto che riduce la concorrenza e spinge le tariffe a un allineamento verso l’alto. Non indifferente, poi, è la politica commerciale attuata dalle assicurazioni, che mira a stipulare molto più facilmente polizze con automobilisti mai coinvolti in incidenti.
IL PRESIDENTE Giancarlo Giannini, al di là di sottolineare le problematiche del settore, ha riaperto il fronte contro le banche, colpevoli di applicare commissioni abnormi nelle polizze su mutui e prestiti personali fino all’80%. Il settore assicurativo sconta gli effetti della crisi, ma spiega Giannini, pur chiudendo un anno con un risultato negativo, il mercato resta sostanzialmente solido.
IL MERCATO PERÒ rimane appetibile e lo dimostrano le iniziative tentate o realizzate da gruppi stranieri (vanno ricordate le vicende Bnl Vita, Bpm e Fonsai) sulle quali l’Autorità ha acceso un faro. L’argomento più caldo resta quello del caro polizze.
UNA CRESCITA INARRESTABILE tanto che dopo il più 4,5% del 2010, il valore della raccolta premi è salito abbastanza bene anche nel 2011. Secondo l’Isvap le compagnie hanno scaricato sui prezzi l’onere dei maggiori costi. Un onere che secondo i consumatori sarebbe ancora più alto.
ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI parlano i rincari del 18% nel 2010 (con picchi del 25% per i neopatentati) che hanno portato gli aumenti dal 1994 ad oggi a un più 186%. A cui, avverte il Codacons si aggiungerà un 3,5% di tasse in più qualora entri in vigore il federalismo.
IL SEGRETARIO dell’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) Primo Mastrantoni propone quello della governance delle assicurazioni. Il costo medio delle polizze auto nel nostro Paese, fa notare Mastrantoni, è di 407 euro, a fronte dei 230 euro nel resto d’Europa.
UN MAGGIORE EQUILIBRIO dei prezzi nostrani a quelli comunitari potrebbe dunque essere auspicabile, poiché non si capisce come mai le nostre compagnie debbano essere le più costose del Vecchio continente. Con l’attuale governo in carica, però dovrebbe esserci una svolta, che ci auspichiamo possa essere positiva, in tema di liberalizzazioni.