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Assicurazioni, scatto verso gli
alternativi contro i tassi bassi

Il mondo insurance guarda agli illiquidi con un interesse sempre maggiore per ovviare alle perdite causate dal contesto macroeconomico

L’economia reale attira investimenti

Gli assicurativi si rivolgono agli alternativi per colmare il vuoto creato dagli scarsi ritorni obbligazionari dell’ultimo decennio a causa dei tassi di interesse bassi. Lo rivela l’ultima indagine globale pubblicata da Natixis. Un tema caldo, quello degli illiquidi, che tratteremo ampiamente nel dossier del primo numero del 2020 di MyAdvice (clicca qui per abbonarti usufruendo di uno sconto).

I tassi bassi spingono gli asset alternativi

La ricerca mostra come a dieci anni dalla crisi finanziaria, gli investitori devono ancora affrontare notevoli difficoltà dovute al contesto di bassi rendimenti, con il conseguente aumento delle passività e l’ampliamento del disallineamento sulla duration.

Il 75% ritiene essenziali gli illiquidi

Di conseguenza, sottolinea la ricerca, gli assicuratori sono disposti ad assumersi maggiori rischi di liquidità alla ricerca di rendimenti più elevati. Tre quarti (75%) di loro affermano che l’allocazione verso asset alternativi sia essenziale, e il 53% di utilizzare sempre più spesso gli strumenti alternativi al posto di quelli a reddito fisso. La corsa agli illiquidi prosegue. Anche nell’assicurativo.