Banca Ipibi ha presentato il suo progetto imprenditoriale fondato sulla convinzione che il brand personale del professionista sul territorio sia sempre più importante del brand della banca, qualsiasi essa sia. Per questo motivo, dopo un periodo di sperimentazione di un anno, ha deciso di proporre su vasta scala il modello dei PF Associati veri e propri partner che parteciperanno agli utili, organizzeranno in autonomia il marketing territoriale e non dovranno riconoscere over a strutture piramidali.
Il Promotore Finanziario diventerà quindi un vero e proprio partner dell’istituto, che rimarrà sì, sotto il controllo della capogruppo Veneto Banca, ma che, già oggi, vede un 18% del capitale sociale di pertinenza dei Professionisti che matureranno diritti di opzione soprattutto in base alla loro attività e non esclusivamente a seguito di investimenti personali.
Il secondo passaggio è stato presentato, inoltre, in una conferenza stampa che si è tenuta venerdì scorso (16 novembre): Ipibi si prepara a diventare una Banca di consulenza finanziaria. È il secondo step – secondo quanto riferito dall’ad Lucio De Rocco e dal direttore di mercato Antonio Marangi – della riorganizzazione del gruppo che vuole posizionarsi sulla piazza italiana con un modello alternativo e adattato alle mutate esigenze di una clientela sempre più informata su rischi e opportunità legate alla consulenza finanziaria e al mondo bancario.
Il contratto di consulenza proposto da Ipibiè stato definito a “Km 0” in quanto prevede fee richiesta al Cliente non tanto legata all’ammontare del patrimonio ma alla complessità della consulenza richiesta che sarà equivalente alle revenues riconosciute dalle società prodotto alla banca e, da questa, restituita integralmente al Cliente stesso che verrà, così, interamente rimborsato.
Il primo passo, come chiarito, era stato il lancio sul mercato degli Uffici di Promotori Finanziari Associati. E quello della consulenza feeonly non è che il secondo tassello del progetto che prevede un ulteriore step: la quotazione in Borsa dell’Istituto. Ancora non ci sono tempi stabiliti, ha risposto De Rocco a quanti hanno chiesto quando si sarebbe completato il disegno messo in atto da Ipibi, ma in questo caso, «dobbiamo anche attendere condizioni di mercato favorevoli».
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