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Economia e Dintorni

Bce, Pil eurozona in caduta
libera e ripresa incerta

Il bollettino di Francoforte

La crisi pandemica, che ha arrestato gran parte dell’attività economica, provocherà una caduta del Pil dell’Eurozona compresa fra -5 e -12%: “con la graduale rimozione delle misure di contenimento, si verificherà una ripresa dell’attività economica, la cui rapidità e portata restano tuttavia fortemente incerte”. Lo scrive la Bce nel Bollettino economico. Inoltre, da Spagna e Germania, l’Eurotower segnala rischi concreti di deflazione. Indicatori che manifestano i timori recessivi diffusi già in tutta Europa.

Il primo trimestre

Nel primo trimestre del 2020, interessato solo in parte dalla diffusione del virus, il Pil dell’Eurozona ha segnato -3,8% e gli indicatori e e indagini congiunturali segnalano “una contrazione senza precedenti”. I dati di aprile suggeriscono che “tale effetto sarà probabilmente persino più grave nel secondo trimestre”. Previsioni tutt’altro che rassicuranti, con cui le Borse hanno dovuto fare i conti in questi giorni.

Lo shock post virus

“Il deterioramento degli indicatori dei consumi è senza precedenti”: lo scrive la Bce a proposito degli effetti della pandemia e dei lockdown sull’attività economica dell’Eurozona. “Lo shock provocato dal COVID-19 – recita il Bollettino – ha prodotto un effetto diretto riducendo la spesa. Gli effetti indiretti saranno l’impatto sul reddito, sulla ricchezza e sull’accesso al credito. Inoltre, la domanda repressa può avere impatto positivo una volta revocate le misure di contenimento. L’impatto nel medio periodo sui consumi privati dipende dalla durata dei lockdown, dal ritmo di allentamento delle misure, dai cambiamenti del comportamento delle famiglie e dall’efficacia delle politiche pubbliche”.