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Investimenti e mercati

Borse, frenata europea:
il Def rallenta lo spread

L’approfondimento sui mercati europei

Partenza negativa per le borse europee, col FTSE Mib che scende dell’1,50% a quota 22.000 punti. In calo Cnh Industrial (CNHI) in ribasso del 3,04%. Male anche Fineco Bank (FBK) e Unicredit (UCG) in flessione rispettivamente del 3,30% e del 3,10%. Leggermente sopra la pari Hera (HER) e A2A (A2A). Lo spread BTP-Bund si attesta a 143 punti con il rendimento del decennale italiano allo 0,84%, dopo il via libera alla nota di aggiornamento al Def, con il rapporto deficit/pil al 2,2% per il 2020 e in attesa dell’intervento del presidente della BCE ad Atene.

Oggi iniziano le aste di fine mese con il tesoro che offrirà fino a un massimo di 2 miliardi di titoli. L’indice Dax arretra dell’1,25% a 12.150. Peggior titolo del listino Fresenius Medical Care (FME) in ribasso del 3,20%. Il CAC40 registra un perdita del 1,50% mentre il FTSE100 dello 0,96% a 7.220 punti. Continua la discesa per i metalli preziosi, con l’oro che sembra aver rotto il testa e spalle formatosi tra inizio agosto e fine settembre, portandosi ora a 1.470 $/Oz, con il dollaro che continua a crescere portandosi verso i massimi dello scorso mese.

Procede la ripresa dei rendimenti dei titoli di Stato, tornati a crescere dopo l’asta giapponese che ha fatto segnare il più basso livello di partecipazione degli ultimi anni, dopo la decisione della BoJ di tagliare l’acquisto dei bond a lunga scadenza per lasciar salire i tassi dei bond sopra i 25 anni. Poco mossi i prezzi del petrolio dopo l’ennesima chiusura negativa di ieri a causa dei dati cinesi che hanno mostrato un rallentamento dell’economia di Pechino.