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Economia e Dintorni

Brexit, no deal costerà 1300
miliardi di euro agli inglesi

La previsione della Bce è preoccupante

Direttamente dalla pancia della Bce arriva una quantificazione in termini macroeconomici delle possibili perdite Uk in caso di no-deal: 1300 miliardi di euro. Una notizia poco incoraggiante per gli inglesi dopo che la regina Elisabetta ha approvato la proposta del primo ministro, Boris Johnson, di sospendere il parlamento fino a metà ottobre. Avvicinando terribilmente il rischio di una hard Brexit. Circostanza che prende sempre più forma ora dopo ora.

La separazione traumatica dalla Ue potrebbe spingere 24 banche del Regno Unito a spostarsi verso l’Eurozona, portando via asset per cifre pronte a “sconvolgere i mercati finanziari”. Più nel dettaglio, 1.300 miliardi di euro sono pronti ad abbandonare il Paese già prima di quel 31 ottobre indicato come data del ’leave’ ufficiale se, come appare in questo momento inevitabile, Boris Johnson dovesse portare a termine una Brexit priva di accordi commerciali con l’Unione europea.

Il clima teso ha dato il via agli acquisti sul mercato londinese, come rilevato dal centro studi BG SAXO, con l’indice FTSE 100 in crescita di oltre 120 punti dai minimi di ieri; in rosso invece il pound, con il cambio contro l’Euro che nella giornata di ieri ha guadagnato oltre un punto percentuale, tentando d’invertire il trend negativo di breve termine iniziato dopo che il cross aveva toccato quota 0,93. Probabilmente alla Bce non hanno tutti i i torti.