Gli intervistati che hanno indicato remunerazioni in diminuzione in questi ultimi due anni si sono sostanzialmente divisi fra coloro (29,61%) che attribuiscono il calo principalmente alle Front Fee (dato interpretabile come una diminuzione di nuove sottoscrizioni avvenute) e coloro (25,14%) che ne attribuiscono la diminuzione riscontrata principalmente alle Management Fee (dato indicativo del fatto che la crisi finanziaria e il conseguente calo dei mercati abbia interessato principalmente quella parte di portafoglio che riconosceva remunerazioni di management più elevate).
Fra gli intermediari che hanno visto i propri Promotori denunciare masse in diminuzione principalmente per causa delle minori Front Fee emergono Fineco con il 45,16% degli intervistati (e con un altro 30,11% che ne lamenta una diminuzione anche a causa delle Management Fee), Mediolanum con il 40% dei partecipanti all’indagine (comunque compensati da un 22,76% che ne dichiara un complessivo aumento delle remunerazioni proprio grazie alle Front Fee e un 15,86% grazie alle Management Fee) e Finanza&Futuro con il 29,17% (compensato da un 20,83% che ne riscontra un aumento e un altro 20,83% che ne indica una sorta di compensazione dovuta a maggiori management fee).
Il calo delle Front Fee si è manifestato anche in Banca Generali dove, seppur la maggioranza degli intervistati non dichiari un calo delle remunerazioni complessive (anzi), è significativo rilevare come il 27,54% dei propri Promotori denunci una diminuzione delle remunerazioni complessive proprio dovuto alle minori Front Fee, un altro 20,29% individua una stabilità delle remunerazioni complessive ma dove sono state le Management Fee a compensare il calo delle Front Fee e anche coloro che vedono remunerazioni in crescita indicano nelle Management Fee (e non nelle Front Fee) il motore trainante.
Passando agli intermediari che hanno visto i propri Consulenti lamentare una diminuzione delle Management Fee (quelli che quindi, molto probabilmente, hanno visto una contrazione delle masse in gestione negli ultimi due anni) segnaliamo Fideuram con il 50,55% degli intervistati che dichiara una diminuzione delle remunerazioni complessive dovute proprio a minori Management Fee, Allianz Bank con il 46,67% (a cui si aggiunge un altro 26,67% che denuncia un calo delle remunerazioni complessive dovuto a minori Front Fee) e Azimut con il 31,82% (con un altro 27,27% che denuncia un calo complessivo dei ricavi dovuto alla diminuzione delle Front Fee).
I Promotori intervistati che hanno indicato remunerazioni complessive in aumento in questi ultimi due anni ringraziano sostanzialmente l’aumento delle masse in gestione con conseguente aumento delle Management Fee (18,44% degli intervistati). La crescita dei ricavi dovuto principalmente all’aumento delle Front Fee è stato riscontrato, invece, dal 9,08% degli intervistati.
Fra gli intermediari che hanno visto i propri Promotori denunciare masse in crescita principalmente per effetto delle migliori Management Fee risaltano San Paolo Invest con il 42,22% degli intervistati che individua proprio un aumento delle remunerazioni trainato dalle Management Fee (a cui si aggiunge un 6,67% degli intervistati che ringrazia il traino delle Front Fee), MPSBP con il 41,67% (con un altro 12,50% che apprezza la crescita delle Front Fee) e Banca Generali con il 33,33% dei Promotori intervistati. Mentre l’aumento è trainato dalle Front Fee in Mediolanum con un 22,76% degli intervistati che attribuiscono proprio alle Front Fee il proprio aumento di remunerazione (mentre il 15,86% ringrazia le Management Fee) e in Finanza&Futuro con il 20,83% dei Promotori (con un altro 12,50% grato alle Management Fee).