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Il caso della settimana

Dopo la Cina ecco il Giappone. Acquisterà obbligazioni per sostenere l’Europa.

Il ministro delle finanze giapponese, Yoshihiko Noda, ha annunciato che il suo governo ha programmato oggi di acquistare obbligazioni del Fondo di stabilità finanziaria europea (Efsf) per contribuire a stabilizzare l’area dell’euro.
IL PESO DEL GIAPPONE: Lo riporta l’agenzia Jiji. "E ‘opportuno che il Giappone, un paese importante, acquisti una certa percentuale" delle obbligazioni che l’Efsf si prepara a emettere, ha spiegato Noda in una conferenza stampa, aggiungendo che questo acquisto giapponese rafforzerebbe "la credibilità" dei titoli europei. Circa la quantità che Tokyo è pronta a mettere sul tavolo, Noda ha parlato "di circa il 20%" dei fondi che metterà sul mercato l’Efsf nella sua prossima emissione di obbligazioni. Lo riporta il quotidiano economico Nikkei.
EFSF: L’Efsf, con una dote di 440 miliardi di euro di garanzie degli Stati della zona euro, è alla base del piano di assistenza lanciato nella primavera del 2010 da parte dell’Ue e del Fmi per salvare la Grecia, fortemente indebitata, e poi l’Irlanda. Questo fondo potrebbe presto essere messo a disposizione per sostenere altri Paesi europei in difficoltà finanziarie, come il Portogallo.
LA CINA: L’altro gigante asiatico, la Cina, ha già espresso la sua disponibilità ad aiutare le economie europee più esposte alla crisi del debito, promettendo di acquistare titoli di Stato direttamente dalla Grecia, il Portogallo e la Spagna. Messi in difficoltà sui mercati per il loro notevole livello di indebitamento, il deficit e le prospettive di crescita debole, Spagna e Portogallo hanno visto salire alle stelle i propri tassi debitori: in Spagna al 5,5%, mentre quelli del Portogallo hanno superato il 7%. Questi due paesi saranno ancora al centro dell’attenzione questa settimana quando lanceranno nuovi prestiti sul mercato del debito a medio e lungo termine.