I sistemi computerizzati di questo grande trader sono basati interamente sull’analisi tecnica, mentre non vengono presi in considerazione dati fondamentali o macroeconomici. Nonostante sia relativamente sconosciuto al grande pubblico, Ed Seykota merita certamente un posto nell’olimpo dei più grandi gestori del mondo, grazie alle performances realizzate in più di vent’anni di gestione borsistica.
Seykota è stato il primo trader a operare con successo con un trading system computerizzato da lui personalmente creato; quando decise di operare in proprio, gestendo patrimoni di terzi, realizzò performance tali da rimanere nella storia dei più grandi successi borsistici. Tanto per fare un esempio, Seykota portò il conto dì un cliente, aperto con 5.000 dollari nel 1972, a una performance superiore al 250.000% nell’arco di un periodo di sedici anni.
Nessun altro gestore al mondo ha mai registrato risultati superiori in periodi di tempo cosi lunghi. Seykota ha poi contribuito a formare alcuni fra i più grandi gestori oggi operanti, tra i quali Michael Marcus, del quale parleremo più avanti. A differenza di molti altri gestori, basa gran parte della sua gestione su sistemi computerizzati, disdegnando ogni altra notizia. Oggi ha ulteriormente raffinato le sue tecniche con un profondo studio della psicologia dell’investitore, che, come dice lui stesso, "mi aiuta molto nello studio e nello sviluppo di un programma di segnali automatici",
Seykota iniziò a operare presso una brokerage house, concludendo le sue prime operazioni con risultati disastrosi; fu quello il principale motivo per cui si rivolse allo studio dei sistemi automatizzati per battere il mercato. "Nei miei primi anni di lavoro elaborai un trading System molto efficace, che dava performance superiori in modo consistente. All’epoca lavoravo però presso un broker e dovevo passare le informazioni ai suoi manager, i quali sovente non operavano secondo i segnali generati dal sistema.
Molto spesso attendevano infatti una conferma dai prezzi di mercato, ed entravano in posizione quando era ormai troppo tardi. Pretendevano inoltre di operare costantemente per generare commissioni, cosa, questa, che avrebbe impedito di realizzare una buona performance. Quando capii che questo a loro non interessava, me ne andai". Seykota diventò quindi un gestore professionista, riuscendo a farsi affidare piccole somme da alcuni amici e parenti. Uno di questi costituì il suo "conto modello", i cui risaltati venivano pubblicati periodicamente e servivano di controllo sulla performance ottenuta. Il conto passò in sedici anni dagli iniziali 5.000 dollari a oltre 15 milioni e, come dice Seykota, "sarebbero stati molti di più se il cliente non avesse effettuato frequentemente dei prelievi".
Seykota si ispirò moltissimo con la lettura del testo classico "Reminiscences of a Stock Operator", che trattava in modo romanzato della biografia di Jessie Livingstone, una sorta di leggenda tra i gestori di Borsa. Così pure trasse insegnamenti dallo studio del sistema di incroci delle medie a cinque e venti giorni, ideato e realizzato da Richard Donchian.
Come molti inventori di sistemi di gestione, anche Seykota trovò iniziali difficoltà a seguire i suoi stessi trading System, finendo per "uscire ed entrare nel momento sbagliato, con l’assurda presunzione di essere più bravo del sistema stesso. Inutile dire che, tranne qualche caso fortuito, finivo regolarmente perdente". I sistemi computerizzati di Seykota sono basati interamente sull’analisi tecnica, e non prendono in considerazione dati fondamentali o macroeconomici. "Sono sistemi basati sul trend following, ovvero seguono e non anticipano i movimenti dei prezzi; trovo inutile cercare di indovinare dove si dirigeranno i prezzi quando risulta molto più sémplice e meno rischioso attendere di vedere dove essi si dirigono".
In merito alla sua longevità come gestore, Seykota dichiara: "La chiave per il successo sul lungo periodo dipende molto dalle tecniche di gestione incorporate in un trading System. Esistono gestori vecchi e gestori stupidi, ma esistono pochissimi gestori vecchi e stupidi". In altre parole, se stai perdendo e vuoi sopravvivere è meglio che cambi tecnica, e in fretta. Seykota non crede che i sistemi basati sul "trend following" siano destinati a cadere.
"Tutte le tecniche di gestione sono basate su dei sistemi, siano essi su carta, su computer o semplicemente nella mente del gestore. La maggior parte di questi è trend following, come del resto la vita stessa. Tutto si muove secondo trend, mode, movimenti. E non vi sarà mai fine a questo".
‘Seykota ha una spiccata avversione per l’analisi fondamentale, che anziché chiamare fundamental, definisce, con un gioco di parola, funny-metal. Le sue priorità sono quindi di ordine tecnico, e così suddivise:
• In primo luogo si deve definire la tendenza di lungo termine.
• In secondo l’attuale conformazione grafica.
• In terzo luogo il punto giusto a cui comprare o vendere.
Seykota crede nel contrary opinion, ma non opera mai controtendenza, per un suo principio. Se però crede di essere vicino a un minimo o a un massimo, riduce sensibilmente le posizioni, cercando di prevenire il rischio. Uno degli errori più comuni, che consiglia di evitare, è quello di fissarsi su un titolo e continuare a fare operazioni sullo stesso. L’imperativo principale per un buon gestore è comunque "tagliare le perdite, tagliare le perdite, tagliare le perdite".
Ed Seykota è un Trader autodidatta che ha basato i suoi sistemi di gestione su esperienze vissute in proprio. Oggi opera seguendo regole fondamentali, che vengono inglobate nei suoi sistemi automatizzati. Lui stesso le descrive per ordine di importanza:
a) Tagliare le perdite.
b) Operare sui titoli vincenti.
e) Limitare l’esposizione su un titolo.
d) Seguire le regole senza discutere.
e) Imparare quando rompere le regole.
"Le ultime due regole sono in contraddizione, ma ci sono dei momenti in cui il mercato è a un punto tale in cui cresce in me un nervosismo così forte da obbligarmi a uscire, senza segnali di vendita, e generalmente ho ragione".
Ed Seykota riassume tutta la sua filosofia sul trading in una singola affermazione: "Ognuno ottiene quanto desidera", come a dire che chi perde desidera effettivamente perdere, è solo chi vuole veramente guadagnare riesce a uscire vincente.