Il dato emerge da una ricerca recente
A fine 2018 gli investimenti sostenibili a livello globale erano giunti già al 39% del totale. Un aumento poderoso (+35% dal 2016) e costante, per un trend che a questi ritmi raggiungerà ben presto il break heaven con gli investimenti tradizionali. Questo perché il risvolto etico è stato pian piano affiancato da ottimi risultati nei rendimenti.
Oltre 31mila miliardi di dollari. A tanto ammontavano gli investimenti sostenibili nel mondo, a fine 2018. In crescita del 35%, dal 2016, gli asset con approccio Esg (Ambientale, Sociale e di Governance), a fine dicembre, rappresentavano il 39% delle masse. Ma il trend è in rapida evoluzione, con un’accelerazione negli ultimi mesi. È quanto emerge dall’ultima ricerca Lyxor Dauphine Research Academy, il terzo studio commissionato ai ricercatori universitari sull’evoluzione dell’industria del risparmio gestito e sulla costruzione dei portafogli di investimento.
Si amplia, anno dopo anno, la platea dei risparmiatori che guardano con interesse agli investimenti sostenibili. “Perché — commenta al Corriere, François Millet, head of Etf Strategy, Esg & Innovation di Lyxor am — è ormai confermato che gli investimenti che applicano i criteri Esg migliorano la performance del portafoglio. Abbiamo rilevato che l’esclusione del 50% delle società con i punteggi Esg più deboli, in un portafoglio esposto all’azionario europeo, fa ottenere rendimenti corretti per il rischio superiori a quelli dell’indice tradizionale”.
“Se 12 anni fa un risparmiatore avesse investito nell’Msci Europe – aggiunge Millet – il capitale sarebbe aumentato del 3,63% medio annuo, mentre se avesse investito nel 50% delle società dello stesso indice, selezionate tra quelle con il miglior profilo Esg, il guadagno medio annuo sarebbe stato del 4,42%”. Mercati più ricchi e sostenibili. Non è utopia.