Come calcolare il rendimento dell’investimento sostenibile
Gli investimenti ESG si sono dimostrati più resilienti durante la crisi dei mercati nei primi mesi del 2020 e, con il passare del tempo, sono sempre maggiori gli studi che dimostrano come le società che implementano strategie sostenibili riescono ad aumentare le proprie performance finanziarie e creare valore per l’azienda, con un conseguente possibile riflesso sulle quotazioni del relativo titolo in borsa. Ma qual è il nesso di causalità tra sostenibilità e performance finanziarie? Quali sono le strategie da implementare e soprattutto: è possibile misurare la sostenibilità e il suo impatto finanziario sui conti di un’azienda? Dare una risposta a queste domande consente di capire meglio l’interazione tra sostenibilità e dinamiche industriali e finanziarie di un’azienda, ma fornisce anche uno strumento molto utile nella valutazione di un’azienda e nelle scelte di investimento da parte degli asset manager e dei consulenti finanziari.
Come la sostenibilità si trasforma in migliori performance aziendali
In generale l’introduzione di strategie sostenibili nella gestione d’impresa ha un riflesso positivo sul fatturato e/o riduce i costi, incrementando così la redditività dell’azienda. Questo libera risorse che l’azienda può investire ulteriormente, stimolando così il suo percorso di crescita, o che può destinare ad una politica di remunerazione dei propri azionisti più generosa (o una combinazione delle due strategie appena viste). Gli studi e le ricerche hanno individuato diversi canali attraverso il quale si instaura il nesso causale tra sostenibilità e performance aziendali.
I diversi canali per accrescere i risultati delle imprese
Il primo canale individuato è quello dell’innovazione. Una strategia sostenibile può portare a definire un nuovo prodotto, che fa guadagnare quote di mercato all’azienda e quindi ne aumenta i ricavi, oppure consente di realizzare un innovativo processo produttivo, che, attraverso un minor utilizzo di materie prime, o il riciclaggio delle stesse, abbassa i costi. Un secondo canale è l’efficienza operativa. Una società può decidere di usare un minor ammontare di risorse naturali, che hanno un costo, oppure ridurre gli scarti di produzione. Ridurre gli scarti significa diminuire la quantità di scorie per l’ambiente, ma significa anche avere costi di produzione più bassi. Un terzo canale è quello di aumentare la fedeltà dei propri clienti. La sostenibilità è un fattore molto ricercato dalla clientela e che guida le scelte di spesa dei consumatori. Non solo. Una maggiore fidelizzazione della clientela rende anche più stabile il business della società oltre al fatto che clienti più fedeli e che si riconoscono nei valori dell’azienda possono essere disposti anche a pagare prezzi più elevati. È indubbio, poi, che l’attenzione nei confronti della sostenibilità abbia un effetto mediatico positivo e può essere anche un potente strumento di marketing che aiuta l’impresa a farsi conoscere dai consumatori e può influenzare le scelte di acquisto di quest’ultimi. Essere una società sostenibile significa anche ridurre il rischio della stessa, perché fa diminuire, o addirittura elimina, il rischio di multe e sanzioni per condotte scorrette. Questo si riflette sui conti della società non solo con il mancato costo di una multa, oppure con costi assicurativi più bassi, ma anche, per esempio, sul costo del debito aziendale: essendo meno rischiosa, le viene richiesto un premio per il rischio più basso e quindi un risparmio in termini di oneri finanziari. Un ultimo canale è quello che possiamo definire relazionale. La prima relazione che ne guadagna è quella con i propri dipendenti. Le evidenze empiriche mostrano una correlazione diretta tra responsabilità dell’azione a livello socio-ambientale e soddisfazione dei dipendenti. Una maggiore soddisfazione porta a una maggiore motivazione con ricadute positive sulla produttività. Una seconda relazione è quella con i fornitori: c’è infatti anche in questo caso una relazione, positiva, tra sostenibilità e affidabilità nei rapporti cliente-fornitore. Infine, c’è anche una relazione positiva con gli stakeholder. Ad esempio, un’azienda che persegue politiche ad impatto sociale o ambientale può godere di migliori rapporti con le comunità locali… e anche questo può comportare dei vantaggi a livello finanziario.
La monetizzazione della sostenibilità
Tutto quanto visto non sono però solo discorsi o relazioni astratte. Sono infatti quantificabili a livello finanziario. Ad esempio, riprendendo quanto detto sulla migliore efficienza, un’azienda che riduce gli sprechi e quindi ha bisogno di un minore apporto di input produttivi, come risorse naturali, materie prime…, ridurrà i costi operativi. Questi risparmi possono essere quantificati in termini di euro risparmiati e dunque l’azienda può avere un chiaro e preciso beneficio finanziario della sostenibilità. Questo procedimento di quantificazione va ripetuto per tutte le attività aziendali in cui si è deciso di implementare strategie sostenibili e può essere rappresentato da un risparmio in termini di costo oppure un aumento in termini di fatturato, o entrambi, a seconda di dove si è andati ad agire con le politiche sostenibili, e va proiettato anche nel futuro, stimando i futuri benefici della sostenibilità. In questo modo, attraverso il calcolo del valore attuale netto dei benefici della sostenibilità si può quantificare quanto quest’ultima sia in grado di aumentare il valore dell’azienda. Come visto, tra i diversi canali in cui la sostenibilità può avere effetti positivi per l’azienda c’è anche quello di una riduzione dei rischi. Questo comporta che il tasso di attualizzazione con cui si sconteranno i flussi di cassa futuri è più basso: a parità di flussi di cassa, un tasso di sconto più basso fa aumentare il valore dell’azienda. Se poi la società, grazie alla sostenibilità, riesce ad agire sia su un aumento dei flussi di cassa futuri, sia su una diminuzione del tasso di attualizzazione, allora l’effetto incrementale sul suo valore è ancora maggiore.
Uno strumento per il mondo della finanza
Questo procedimento non è utile solo all’azienda come strumento decisionale nella definizione di quali strategie implementare e quali progetti e/o investimenti intraprendere, ma rappresenta anche la dimostrazione delle teorie che giustificano perché gli investimenti ESG realizzano rendimenti superiori in Borsa e può dunque essere utilizzata anche dagli asset manager e dai consulenti finanziari nella definizione dei portafogli d’investimento. Inoltre, la metodologia di calcolo dei vantaggi finanziari può essere di aiuto agli analisti finanziari per effettuare le proprie stime sulle società. La sostenibilità, come visto, se implementata crea infatti valore per l’azienda e questo si riflette sulle quotazioni in Borsa. Inoltre, la migliore efficienza porta le società ad essere più redditizie e questo rappresenta un vantaggio competitivo per l’azienda, che le permette di essere più resiliente, come successo durante la pandemia, in periodi di recessione economica e di cali di Borsa.