L’Etfplus è il mercato di Borsa Italiana dedicato alla negoziazione degli Exchange Traded Fund (ETF) e degli Exchange Traded Commodities (ETC). Entrambe gli strumenti sono fondi a gestione passiva scambiati sul mercato al pari di azioni, però mentre gli ETF replicano fedelmente un determinato indice di mercato (sia esso azionario, obbligazionario, geografico o di categoria), gli ETC permettono di replicare la performance delle principali materie prime.
Nonostante il rallentamento economico internazionale scaturito in seguito alla crisi dei mutui subprime e al credit crunch, l’espansione di questi innovativi prodotti è proseguita in Italia senza soste sia in termini di scambi che di volumi negoziati.
A circa un anno dalla creazione della piattaforma Etfplus, avvenuta nell’aprile 2007, i numeri sono più che raddoppiati. Al debutto, gli strumenti quotati erano 108 e le società emittenti 6. Attualmente sono presenti 226 ETF tradizionali, 16 di tipo strutturato e 47 ETC, le società emittenti sono cresciute a 11.
Oltre alla proliferazione numerica di questi strumenti, gli ETF hanno registrato un vero e proprio boom di scambi giornalieri e volumi trattati. Il record è stato toccato a marzo 2008, quando gli scambi per controvalore medio hanno raggiunto quota 199,4 milioni di euro, in termini annui nel 2007 sono aumentati del 172% rispetto al 2006, raggiungendo i 1,337 milioni di euro che in controvalore complessivo corrispondono a 31,8 miliardi, con un incremento del 181% rispetto all’anno precedente. La classifica dei prodotti più negoziati nel 2007 vede al primo posto il Lyxor ETF Dj Euro Stoxx 50, che replica l’indice Dj Euro Stoxx 50. Al secondo e al terzo posto troviamo rispettivamente l’iShares Dj Euro Stoxx 50, che replica anch’esso il Dj Euro Stoxx 50, e il Lyxor ETF Dax sulla Borsa tedesca.
Tre sono le peculiarità che contraddistinguono il mercato Etfplus. In base alle statistiche elaborate dalla FESE (Federation of European Securities Exchanges), Borsa Italiana ha il primato a livello europeo in termini di contratti scambiati sui sistemi telematici ed è seguita da Euronext e Deutsche Borse. Le altre due caratteristiche sono rappresentate dalla forte presenza di investitori retail e dalla ridotta dimensione media dei contratti: essa risulta essere di circa 24.000 euro contro i 200.000 di Deutsche Borse e i 100.000 di Euronext.
Oltre ai tradizionali ETF, che replicano fedelmente l’andamento di un indice, si sono diffusi nel corso del 2007 sull’Etfplus anche una nuova tipologia di tracker, gli ETF strutturati. Questi nuovi strumenti garantiscono rendimenti correlati in maniera non lineare all’indice sottostante e sono suddivisi in 4 tipologie: ETF a leva, ETF short, ETF semiattivi e ETF di strategia. In sostanza, i primi replicano più che proporzionalmente la performance del benchmark, mentre i secondi la replicano in maniera inversa. I semiattivi permettono di rivedere periodicamente, in genere con cadenza trimestrale, il tasso di esposizione, long o short dell’ETF, rispetto all’indice di riferimento. Gli ETF di strategia utilizzano invece una strategia di investimento costruita attraverso la combinazione di indici e opzioni.