L’accordo su Mirafiori firmato dalla Fiat con i sindacati ad esclusione della Fiom prevede un investimento nella joint venture tra Fiat e Chrysler per oltre un miliardo di euro, la produzione a regime di 280mila vetture l’anno, di Suv Chrysler e Alfa Romeo, il pieno utilizzo degli impianti su sei giorni lavorativi e una crescita del reddito annuo individuale di circa 3.700 euro.
CONDIZIONI LAVORATIVE: Prevede inoltre il lavoro a turni avvicendati che mantiene l’orario individuale a 40 ore settimanali, la possibilità di lavorare il 18mo turno solo con il pagamento dello straordinario, il mantenimento della pausa per la mensa del turno fino a che la joint venture non andrà a regime, la salvaguardia dei malati reali e un intervento volto a colpire gli assenteisti per tutelare coloro che hanno attività e puntualità nella prestazione. Inoltre l’accordo prevede la compensazione di oltre 32 ore mensili per l’assorbimento della pausa di 10 minuti e il mantenimento di tutti i diritti individuali esistenti e il loro miglioramento attraverso la prossima stesura di un contratto collettivo su molti punti migliorativo del CCNL metalmeccanici (scatti di anzianità, paga base, premio di risultato, ecc).
L’ACCORDO: L’accordo sarà portato alla ripresa dell’attività lavorativa alla discussione dei lavoratori e sottoposto al loro giudizio. L’intesa che è stata raggiunta dopo oltre un mese di trattativa garantisce, secondo i sindacati che lo hanno firmato, "una prospettiva occupazione certa ai lavoratori, la salvaguardia dello storico insediamento Fiat di Torino e il mantenimento di un polo manifatturiero di eccellenza in grado di avviare nuovi investimenti e occupazione aggiuntiva nel polo Automotive nel Nord Ovest del Paese".