Dall’Osservatorio dell’Università Cattolica un’analisi sugli effetti dei tagli fiscali
In attesa di capire quale esecutivo disegnerà la nuova manovra economica dell’Italia, emerge uno studio che boccia in modo netto una delle misure più chiacchierate. La flat tax. La proposta leghista, secondo l’analisi proposta dall’Osservatorio sui conti pubblici italiani, non sarebbe in grado di autofinanziarsi ma avrebbe bisogno di apposite coperture di bilancio.
Dunque, in piena crisi di governo, uno studio boccia la proposta di riforma fiscale avanzata dal partito di Salvini. Secondo la comunità scientifica le riduzioni delle aliquote fiscali non garantiscono l’aumento del gettito fiscale. E al contrario da quanto affermano le teorie di Laffer, in Paesi come l’Italia, le riduzioni delle aliquote riducono anche il gettito fiscale. Questo è il consenso pressoché plebiscitario degli economisti.
Con riferimento al dibattito italiano attuale, l’indicazione chiara è che la cosiddetta “flat tax” ha bisogno di normali coperture di bilancio in quanto non è in grado di autofinanziarsi. Soldi che potrebbero arrivare riducendo la spesa pubblica. Tali tagli, contestualmente a quello sulle tasse, potrebbero rinvigorire davvero l’economia del Bel Paese.