RIUNIONE. L’Europa dopo una riunione durata molto più del previsto ha ritenuto opportuno stabilire che solo l’ accettazione da parte del Parlamento greco del nuovo piano volto ad apportare nuove regole sia per per il miglioramento della situazione finanziaria e sia riguardo al piano delle privatizzazioni "spianeranno la strada per il prossimo esborso entro la metà di luglio".
PASSO SUCESSIVO. Il prossimo passo verso la risoluzione del problema greco, prevede una quinta tranche di prestiti del valore di 12 miliardi di euro. Nella dichiarazione emessa a margine della riunione dell’Eurogruppo spiega che i ministri dell’Eurozona si sono trovati sostanzialmente concordi sull’inserimento anche dei privati nel nuovo piano di aiuti alla Grecia.
Ma a tutt’oggi non è stato ancora preso nessun provvedimento che stabilisce le modalità di tale intervento. Quindi si apprende che i ministri "accolgono favorevolmente la ricerca di un coinvolgimento volontario del settore privato nella forma di un informale e volontario roll over dell’attuale debito greco alla sua scadenza, per una sostanziale riduzione dei finanziamenti necessari anno per anno, evitando un default della Grecia".
UN APPELLO. Insomma il gruppo dei ministri delle Finanze Europei ha chiesto a gran voce un appello all’unità nazionale in Grecia. Nella parte conclusiva della nota si apprende come "Tutte le parti politiche devono sostenere i principali obiettivi del programma" di austerity " e le contromisure a livello politico ritenute indispensabili per garantire una sua rigorosa e veloce attuazione".