La spinta verde verso il futuro
Un vero e proprio piano Marshall per la causa Esg. È questo l’obiettivo che si pone il Green Deal da 1000 miliardi dell’Unione Europea. Lo strumento, noto anche con il nome di Piano di investimenti per un’Europa sostenibile, getta le basi per creare un quadro che consenta facilmente ai privati e al settore pubblico di effettuare investimenti sostenibili. Per il Parlamento europeo gli investimenti dovrebbero seguire il principio del “non arrecare un danno significativo”.
L’Europa e la leadership nell’Esg
La direzione è chiara, l’Europa, già primatista mondiale in termini di sostenibilità, vuol confermare la propria leadership nella rivoluzione verde. Il piano di investimenti del Green Deal guiderà le politiche europee nei prossimi anni. Un pilastro da 1 trilione di euro, provenienti soprattutto da InvestEU, l’erede del Fondo europeo per gli investimenti strategici del Piano Juncker, che dal 2021 riunirà tutti gli strumenti finanziari attualmente esistenti.
I numeri del piano
InvestEU mobiliterà circa 279 miliardi di euro di investimenti privati e pubblici nei settori del clima e dell’ambiente nel periodo 2021-2030. Il contributo della BEI al piano di investimenti del Green Deal europeo dovrebbe ammontare a 250 miliardi di euro in termini di investimenti mobilitati nel quadro dei mandati dell’UE, ossia nell’ambito degli strumenti dell’Unione e tramite il bilancio europeo. Ad InvestEU si aggiunge il Just Transition Mechanism, pacchetto da 100 miliardi pensato per aiutare le regioni più povere dell’UE a muoversi verso un’economia a emissioni zero, attraverso una riduzione del consumo di combustibili fossili e il passaggio a tecnologie meno inquinanti in tutti i settori. Infine ulteriori risorse arriveranno dal bilancio UE.
I progetti finanziati
Come suggerisce il nome del piano, i progetti contribuiranno al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo, agevoleranno l’emergere di nuove industrie dell’energia pulita e dell’economia circolare e creeranno posti di lavoro di alta qualità per un’economia europea competitiva adeguata al XXI secolo. Potranno trarne beneficio, tramite programmi e prodotti specifici, sia progetti di piccole dimensioni (ad esempio il rinnovo energetico delle singole abitazioni) sia progetti di più ampia portata (ad esempio l’installazione di una rete di stazioni di ricarica dei veicoli elettrici). Il sostegno all’investimento sarà adeguato al livello di rischio di ciascun progetto.
Il ruolo della tassonomia
La bussola per capire quale investimento sarà considerato sostenibile, e quindi potrà essere sostenuto dallo European Green Deal Investment Plan, è rappresentata dalla tassonomia UE, che fornisce un’interpretazione comune di investimento verde e getta le basi per l’istituzione di un sistema di classificazione a livello dell’UE per le attività economiche ecosostenibili. Un’indicazione da seguire per non restare tagliati fuori dalla corsa green da primato mondiale dell’Europa.