S&P500: L’indice americano ha sfondato il primo supporto che avevamo posto in area 1050 per poi chiudere il mese di ottobre in area 950, rimbalzando dal minimo di 845. Dato il forte ipervenduto, sarà possibile assistere nel prossimo periodo ad un rimbalzo tecnico, che potrebbe riportare l’indice in area 1050 e, più difficilmente, in area 1200. Il trend di lungo periodo rimane negativo, così come il momentum.
DJ EuroStoxx: L’ indice del vecchio continente ha confermato la forte negatività prevista nel report precedente. Dato il forte ipervenduto non è escluso che si potrà assistere alla tenuta di area 200 e, conseguentemente, ad un rimbalzo tecnico con resistenze poste in area 280 e 320. Trend e momentum di lungo periodo restano tuttavia negativi.
Nikkey225: Crollato anche l’indice giapponese che è ritornato sui minimi del 2003. Fortunatamente la chiusura mensile a 8576 è stata superiore al minimo degli ultimi 5 anni posto in area 7600: ciò fa ben sperare in un rimbalzo, considerando il fortissimo ipervenduto. Target raggiungibili in caso di conferma in senso positivo sono, nell’ordine, 10000 e 11500. Rimane fondamentale la tenuta di 7000. Trend e momentum di lungo periodo rimangono negativi.
MSCI Emerging Markets: Crollo dell’indice dei mercati emergenti che è tornato sui livelli del 2004, chiudendo il mese in area 560. Forte ipervenduto che può far sperare in un rimbalzo in caso di tenuta del minimo posto in area 450, con target a 750 e 850. Trend e momentum di lungo periodo rimangono comunque negativi.
Chi sperava che le manovre congiunte di stati e banche centrali riuscissero a fermare il panico, è stato clamorosamente deluso. A settembre tutti gli asset, tranne i titoli del debito governativo, sono miseramente crollati sotto l’onda di vendite generalizzate. Nelle ultime settimane le maggiori banche centrali hanno ulteriormente abbassato i tassi di interesse, dopo essersi fatti carico di accettare nei prossimi mesi (o anni?) più o meno tutta la spazzatura presente sul mercato. L’economia reale dà ormai evidenti segni di cedimento in tutto il mondo, per buona pace di tutti coloro che facevano finta di non vedere cosa stesse effettivamente succedendo. Non ci sembra assolutamente il caso di investire in nessun mercato, a meno che la propensione al rischio, l’esperienza, ed il capitale a disposizione non siano quelle di Warren Buffett ….. ma noi siamo persone comuni e continuiamo a guardare, almeno per ora, tutto da fuori.
Queste analisi sono gentilmente offerte da www.APSSuite.com