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Finanza personale

I ricchi italiani si scoprono prudenti. Non vogliono rischiare la ricchezza accumulata.

 Le polizze vita in aumento nei portafogli. Ma la percentuale cambia da Nord e Sud e per fascia di ricchezza. 

LA PAURA : La crisi finanziaria ha determinato una diminuzione della propensione al rischio dei “Paperoni” italiani, i quali preferiscono, in questo momento di congiuntura economica,   proteggere il loro patrimonio, piuttosto che optare per  investimenti   con rendimenti attesi  alti , ma per definizione  troppo incerti e  volatili  . Il  bisogno di protezione dei “Paperoni”   si è tradotto in un aumento  nel portafoglio di prodotti  di natura assicurativa.  Secondo Aipb, l’associazione  italiana per il private banking i fondi pensione e le polizze vita rappresentano il 18,6% degli asset del portafogli dei clienti “private”, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente.

LE DIFFERENZE :  notare come sussistono delle diversità tra il Nord e il Sud. Infatti nelle quattro regioni del nord  (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte) dove è concentrata la maggior parte della ricchezza degli italiani ,  le polizze vita costituiscono il 17% del portafoglio ; tale percentuale tende ad aumentare man mano che si scende verso il Sud ( 20% nel Centro Italia e 24% nel Sud).
Secondo le stime di Aipb la preferenza verso asset di natura assicurativa cambia in funzione della ricchezza detenuta dai clienti “private” . Infatti nei portafogli che vanno da 500 mila euro a un milione di euro, le polizze vita rappresentano il 21,4% del portafoglio, percentuale  che cresce  al 22% nei  portafogli tra uno e 5 milioni di euro e  diminuisce della metà, 11,5%  per quelli superiori ai 5 milioni di euro.

IL PORTAFOGLIO : Ma oltre le polizze come investono i “Paperoni” italiani ? Appurato che i “paperoni” in questo contesto  privilegiano asset prudenti,  un quarto del loro patrimonio è investito in depositi bancari, oppure in prodotti postali, pronti contro termine e bond bancari, mentre la restante parte è impiegato nel risparmio gestito.
Chi ha conquistato ricchezza , soprattutto in un contesto di profonda incertezza, non vuole assolutamente  che questa perda di  valore.  La principale richiesta che i  “Paperoni” fanno ai loro private banking è quella di evitare o tutto al più controllare il rischio.  La crisi finanziaria ha  determinato un radicale cambiamento nella mentalità di “investire” dei clienti private, i quali hanno lasciato da parte atteggiamenti  edonistici, egocentrici e speculativi per far posto ad una voglia di tranquillità, forse solo apparente.