La forza della tecnologia
Il settore high-tech è quello che sta reggendo meglio la crisi COVID e Apple conferma il trend. Le sue quotazioni infatti, dopo aver sfiorato i 210 $ a metà marzo con i mercati nel pieno del ciclone, sono poi rimbalzate sopra i 284 $, sfondando uno dei ritracciamenti primari nella sequenza di Fibonacci (61.8%) in soli 16 giorni. Per fare un parallelo con l’ultimo grande storno pre-Covid (ottobre 2018/gennaio 2019), per percorrere la stessa strada il titolo aveva impiegato ben 66 giorni. Raggiunti questi valori, potrebbe essere giunta l’ora di una pausa di consolidamento, tornando verso i 270 $, per poi proseguire verso quota 300 $, ultimo grande scoglio prima di riprendere i massimi storici a 325 $.
La produzione di Cupertino aumenta
Nonostante il Coronavirus abbia messo a dura prova la supply chain e la distribuzione, Apple pare non voler arrestare lo sviluppo di nuovi prodotti, puntando nuovamente verso il segmento degli accessori, con un prodotto high-end che dovrebbe andare a colmare il gap con i competitor come Bose, Sennheiser e Sony, la cui offerta di cuffie over-ear si posiziona intorno ai $350. Apple ha lanciato il primo modello di auricolari AirPods nel 2016, dando un’accelerata alla vendita dei wearable e aggiungendo un altro must-have all’immortale iPhone. La crescita è poi continuata con l’upgrade degli AirPods, avvenuto nel 2019 e il rilascio degli AirPods Pro, lanciati ad ottobre dello scorso anno.
Da Apple a Zoom
Come possiamo vedere nel bilancio del Q4 2019, i wearable sono in rapida crescita, e fanno parte di un lungo elenco di altri prodotti in cantiere, tra cui nuovi iPhone con connettività 5G, un accessorio per la localizzazione, iPad a basso costo e nuovi Mac. Dunque il settore high-tech non rallenta, anzi accelera nell’emergenza. Un altro segnale del trend è l’exploit di Zoom. Opzioni interessanti per fare profitti anche nella tempesta.