Ogni promessa è un debito, il numero uno di palazzo koch aveva annunciato di voler correre ai ripari, per salvare l’industria del risparmio gestito che in soli tredici mesi, ha accusato un deflusso dal sistema di circa 70 miliardi e così il governatore è entrato in azione. In questa prima fase di raccolta di idee e di possibili soluzioni, si sta cercando di ascoltare le opinioni provenienti dagli operatori e associazioni del settore e le possibili risoluzioni e relativi buoni propositi di intervento per il salvataggio dell’industria del risparmio gestito sono numerose, si va dalla parificazione fiscale dei fondi italiani (tassati sul maturato) rispetto a quelli europei (tassati sul realizzo), l’indipendenza dei gestori dagli azionisti, fino ad arrivare alla negoziazione elettronica dei fondi aperti. Ma solo in un prossimo futuro, non molto vicino, a meno di provvedimenti urgenti da parte di Banca d’Italia, si potranno valutare gli effetti risolutivi degli interventi sull’intero sistema del gestito.
Il Governatore Draghi ha indotto per martedì 26 febbraio una tavola rotonda con esponenti delle società di gestione del risparmio tra cui Eurizon e Pioner Investments che da sole rappresentano il 45% del mercato delle gestioni. All’incontro di martedì parteciperanno l’associazione che rappresenta le sgr, Assogestioni e una delegazione della Consob.
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