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Economia e Dintorni

Il redditometro genererà “solo” 815 mln di incassi

 «Il pericolo che il redditometro tradisca leaspettative è molto probabile». È l’amara constatazione del segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi una volta analizzata la “Relazione tecnica” al Dl 78/2010 – che ha dato origine al Redditometro –. A quanto risulta, l’Erario andrà a incassare 815 milioni di euro circa: 100 milioni grazie all’attività accertativa e altri 715 circa per mezzo della dissuasione che provocherà nei confronti dei contribuenti. 

I 715 milioni del “tesoretto” che sarà generato dal nuovo strumento in mano all’Agenzia delle Entrate saranno prodotti soprattutto dalla “valenza dissuasiva” del redditometro, che favorirà un aumento dei redditi dichiarati e, conseguentemente, delle imposte pagate.  «Stiamo parlando di effetti economici sulle entrate poco più che marginali–ha dettoBortolussi –.Con l’applicazione del Redditometro abbiamo gettato nel panico milioni di famiglie italiane per nulla. Sia chiaro: io spero che il redditometro stani gli evasori totali, colpisca chi le tasse non le paga, ma se le previsioni di incasso sono queste, concentrate per la stragrande maggioranza sull’autotassazione, il pericolo che il redditometro tradisca le aspettative è molto probabile».

 Intanto l’Ufficio Economico di Confesercenti, in una nota diffusa ieri ha sottolineato come a causa della Tares e dell’entrata in vigore del redditometro «nel 2013 la contrazione dei consumi potrebbe non solo non arrestarsi, ma registrare un’imprevista accelerazione». Di conseguenza «al di là del raffronto statistico con il 2012, il protrarsi della crisi e l’accentuarsi della tendenza al risparmio potrebbe comprimere ulteriormente la dinamica dei consumi».