Guardando ai settori merceologici, medaglia d’oro va alle imprese del settore dei servizi finanziari, mentre l’ultimo posto va all’edilizia
Cresce l’ottimismo tra le imprese italiane che stanno lavorando per superare la crisi economica. Sale, infatti, all’8% la percentuale di imprese italiane sul totale di tutte le aziende a meritare il titolo di Cribis Prime Company: si tratta delle aziende a cui Cribis (società del gruppo Crif specializzata nella business information) riconosce il massimo livello di affidabilità dal punto di vista delle relazioni commerciali. Un valore in continua crescita dal 2010 – l’anno peggiore per le imprese italiane, nel quale si attestava al 5,53% – ma ancora distante dai valori del 2009, in cui si attestava al 10,15%. Lo si è appreso, infatti, all’interno dell’analisi sulle Cribis prime company, dalla quale emerge che la maggiore incidenza di Cribis prime company sul totale delle aziende si trova nel Nord Est, tra le aziende di grandi dimensioni, e nel settore dei servizi finanziari. Più bassa invece l’incidenza al Sud, tra le aziende di piccole dimensioni, nell’edilizia e nel commercio al dettaglio.
I criteri di affidabilità commerciale
L’affidabilità di un’impresa dal punto di vista commerciale equivale alla probabilità che si verifichino insoluti nel pagamento delle fatture ai propri fornitori nei 12 mesi successivi al momento della rilevazione. E viene valutata sulla base di numerose variabili, come gli indici di bilancio e le esperienze di pagamento, le informazioni pregiudizievoli, oltre, ovviamente, ai dati anagrafici e a quelli relativi alla forma giuridica, all’area geografica di appartenenza, alla dimensione e all’anzianità aziendale.
Il trend dal 2010 ad oggi
Negli ultimi 7 anni, al 31 dicembre 2017, la percentuale delle Cribis prime company mostra un trend di crescita positivo e costante. Partendo dal dato 2010 (5,53% di imprese sul totale), si prosegue in crescita di anno in anno: 5,83% nel 2011, 6,08% nel 2012, 5,98% – in lieve calo – nel 2013, 6,37% nel 2014, 7,18% nel 2015, 7,60% nel 2016, fino ad arrivare all’8% a fine 2017.
“Non bisogna pensare che solo le Cribis prime company siano affidabili come partner commerciali, ma sicuramente queste imprese rappresentano l’eccellenza in termini di affidabilità e puntualità nei pagamenti. Il trend che emerge dall’ultimo osservatorio mostra importanti segnali di ripresa, in linea con i nostri studi sui pagamenti in Italia. Questo si traduce in una situazione di miglioramento sotto vari punti di vista, nonostante i livelli di ripresa siano ancora lontani dal 2009: imprese più affidabili a livello commerciale, calo dei ritardi gravi nei pagamenti, aumento della puntualità delle imprese e diminuzione dei fallimenti”, commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis, che poi aggiunge: “Per proseguire in questa direzione è importante che le imprese italiane continuino, tutte, a impegnarsi per un miglioramento della propria affidabilità commerciale, attraverso un doppio lavoro di investimento: dal punto di vista gestionale, per migliorare la propria gestione del credito commerciale, e dal punto di vista di sviluppo aziendale, implementando positivamente la propria rete di partner e clienti” aggiunge Preti.
L’analisi per area geografica
Anche per il 2017 l’area geografica più virtuosa si conferma il Nord Est, con il 12,57% – in aumento rispetto al 2016 – di aziende considerate partner commerciali affidabili sul totale delle imprese attive sul territorio. A seguire si posiziona il Nord Ovest con il 10,88%, il Centro con il 6,90% e l’area del Sud e Isole, in coda, con il 3,41%.
Dando uno sguardo alle Regioni, la più affidabile d’Italia è ancora una volta il Trentino Alto Adige, con il 14,91% di imprese con il titolo di Cribis prime company, seguita da Veneto ed Emilia Romagna, rispettivamente con il 12,49% e il 12,36% di aziende virtuose. Chiudono la classifica, invece, la Campania con il 2,55% e la Calabria con il 2,97% di imprese in difficoltà e con minori garanzie di sicurezza dal punto di vista commerciale.
Trento (20,51%), Biella (16,85%) e Ravenna (16,18%) sono le tre province con il maggior numero di Cribis prime company sul totale delle aziende che le costituiscono, seguite da Sondrio (15,59%), Vicenza (14,91%), Belluno (14,53%), Mantova (14,09%), Treviso (13,87%), Lecco (13,56%) e Forlì-Cesena (13,54%). Tra le province con il numero inferiore di aziende commercialmente affidabili vi sono, invece, Caserta (1,97%), Crotone (2,31%) e Napoli (2,36%).
L’analisi per settore merceologico
Dal punto di vista dei settoriale, anche per il 2017 la percentuale più alta di Cribis prime company fa capo ai servizi finanziari, con il 20,72% sul totale delle aziende che compongono l’intero comparto. A seguire industria e produzione con l’11,38% e agricoltura/foreste/caccia/pesca con il 10,46%. Situazione meno positiva per il settore edilizio che, in linea con il 2016, raggruppa il minor numero di imprese Cribis prime company (2,28%).
L’analisi per dimensione aziendale
In linea con il 2016, anche quest’anno sono le grandi imprese a registrare il maggior numero di imprese affidabili, con una percentuale del 54,49%, in aumento del circa 7 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Al contrario, le micro imprese sono quelle che rilevano la minor quota di imprese virtuose – seppur in aumento rispetto al 2016 – con una percentuale del 7,20%. Le piccole e le medie imprese si mantengono in posizioni mediane, con percentuali – in crescita – pari rispettivamente al 29,35% e al 51,02%.
L’analisi per anzianità aziendale
Infine, lo studio sulla base dell’anzianità aziendale vede le imprese con data di costituzione precedente al 1951 come la classe di aziende con percentuale più alta (31,58%) di Cribis prime company sul totale delle imprese che la costituiscono, mentre la classe di imprese nate dal 2011 a oggi mostra la minore incidenza di imprese affidabili dal punto di vista commerciale, con l’1,03% sul totale.