Le ultime vicende che hanno riaperto la questione mai sopita sull’utilizzo di strumenti derivati e le indagini su Monte Paschi Siena, hanno avuto un effetto dirompente sui listini. Insomma un groviglio di problemi che pare sia stato appena scoperchiato e che possa riservare chissà quante sorprese negative.
Intanto per quel che riguarda proprio l’Istituto di Siena, i rappresentanti dei sindacati Fabi e Fiba-Cisl i hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nella quale si legge che Banca Mps, a salvaguardia non solo dei suoi clienti ma anche dei suoi 30.000 dipendenti, deve proseguire la "strategia di discontinuità rispetto al passato" avviata dal nuovo management.
"È necessario che il nuovo management, come d’altronde sta facendo dal momento del proprio insediamento, continui ad attuare una strategia di discontinuità rispetto al passato", si legge fra l’altro nella lettera.
I sindacati aggiungono: "Siamo convinti che, perseguendo questa strada, il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola potranno, nel tempo, consolidare un incisivo rilancio dell’istituto. È urgente l’impegno del governo e del Parlamento per regolare il mercato dei derivati speculativi che, dall’inizio della crisi finanziaria del 2007, continuano a scatenare instabilità finanziaria e devastazione sociale".
I sindacati si rivolgono anche all’operato della Vigilanza: "Abbiamo riconosciuto alla Vigilanza della Banca d’Italia, anche nell’incontro col Governatore del settembre 2012, di aver contribuito, in forme eminenti, alla maggiore solidità del sistema bancario italiano nella comparazione internazionale. Riteniamo, però, che non si debba abbassare la guardia. È questo l’invito che rivolgiamo alla stessa Banca d’Italia".