La tempistica sul primo rialzo dei tassi rimane incerta: giugno è ormai improbabile, mentre settembre sembra possibile ma comunque sempre dipendente dai dati. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate a 274 mila unità, mentre le richieste continue sono stabili poco sopra i 2,2 mln di unità. Si tratta della settimana di rilevazione dell’Employment report, con una lettura quindi coerente con una buona creazione di posti di lavoro a maggio. Sorpresa al rialzo per i prezzi al consumo di aprile, con l’indice core che ha fatto segnare un rialzo mese su mese dello 0,3% (+0,2% atteso).
Il dato headline fa segnare un +0,1% m/m, con un aumento del prezzo di alcuni servizi (abitazione, sanità, trasporti) controbilanciato dal calo del comparto energia. Dopo molti mesi l’inflazione ha dato uno squillo verso l’alto, attirando quindi l’attenzione di tutto il mondo vista l’importanza del CPI per le decisioni della Fed sui tassi. Positivo il dato sugli ordini di beni durevoli di aprile, -0,5% m/m ma con un +1% m/m della misura core (escluse le spese del settore difesa e gli aerei civili) e una revisione positiva dei dati di marzo (il core da -0,5% m/m a +1,5% m/m). Il rimbalzo del prezzo del petrolio, di cui hanno beneficiato gli investimenti del settore Oil&Gas, unito all’uscita dal rigido inverno, hanno contribuito alla continuazione della ripresa degli investimenti delle imprese. Indici di sentiment.
Il Philadelphia Fed index scende marginalmente a maggio, attestandosi a 6,7, sempre su livelli coerenti con una crescita del settore manifatturiero modesta. In calo anche il PMI manifatturiero, che perde 3 decimi a maggio a 53,8 confermando la tendenziale debolezza degli indici regionali. Stabile invece il PMI servizi che è uscito a 56.4 (56.5 atteso). Sale inaspettatamente la fiducia dei consumatori di maggio dopo 4 mesi di calo: il dato si è attestato a 95.4, maggiore di 4 decimi rispetto al consensus. Settore immobiliare. Vendite di case esistenti in calo ad aprile (-3,3% a 5,04 mln), ma comunque ancora su livelli elevati dopo il +6,5% di marzo. La vendita di case nuove è invece salita a 517 mila unità, registrando un +6.8% rispetto al mese precedente.