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Economia e Dintorni

L’Isola dei Cavoli sarà 100% green. Un modello di sostenibilità e tutela ambientale

In Sardegna sta sorgendo l’isola del futuro. L’isola dei Cavoli, appartenente al Comune di Villasimius, sarà il primo territorio sul Pianeta Terra 100% green, alimentato solo da energie rinnovabili, grazie all’utilizzo dell’idrogeno verde. Il progetto, che ha un costo di circa 250 mila euro sostenuto attraverso finanziamenti provenienti da fondi regionali e da privati, si inserisce nel quadro di uno sviluppo sostenibile e di tutela ambientale del patrimonio floro-faunistico di un territorio dalla superficie di soli 43 ettari, e punta a rendere l’Isola dei Cavoli un territorio a emissioni zero.

L’ambizioso e futuristico progetto si pone come obiettivo ultimo quello di ingegnerizzare l’intero sistema, sino ad arrivare ad un modello integrato, potenzialmente esportabile ed applicabile anche in altri contesti, del tipo “plug and play”. La locuzione è mutuata dal mondo informatico, ad indicare tecnologie che possono essere applicate all’interno di un sistema hardware/software senza che all’utente del sistema sia chiesto di conoscere, o di mettere in atto, una specifica procedura. Si tratta di tecnologie che necessitano solo di essere collegate alla rete (plug) per essere già immediatamente funzionanti e operative (play).

La realizzazione di un sistema energetico a emissioni zero, reso possibile dall’idrogeno, muove verso un innovativo e più radicale paradigma ambientale e promuove una nuova visione di sostenibilità ambientale ispirata al concept di “Green Hyland”. Sull’isola green del futuro, l’autonomia energetica sarà raggiunta grazie all’idrogeno. Il prefisso di “Hyland”, “Hy”, sta proprio ad indicare “Hydrogen”, e sottolinea come l’idrogeno sia il cuore del progetto stesso.

Sinergia, sperimentazione e collaborazione nell’Area marina protetta di Villasimius

L’isola dei Cavoli, una piccola isola granitica dalle coste frastagliate di sabbia bianca, circondata da acque cristalline popolate da delfini, barracuda e altre specie marine, sembra essere il territorio ideale per la sperimentazione e l’implementazione di una forma di turismo legato alla sostenibilità ambientale e alla mobilità green.

Grazie all’uso dell’idrogeno proveniente da energie rinnovabili ad emissioni zero, l’isola dei Cavoli sarà il primo territorio sul Pianeta in grado di raggiungere la piena autonomia energetica, tracciando la strada verso un futuro sostenibile, nell’ottica di una vera e propria rivoluzione verde. .

Il progetto è reso possibile dalla collaborazione tra il Dipartimento di ingegneria meccanica, chimica e dei materiali dell’Università di Cagliari, la start up H2D Energy e la Piattaforma energie rinnovabili di Sardegna ricerche. Situata nella Sardegna sud orientale, all’interno dell’Area Marina Protetta “Capo Carbonara, l’Ente gestito dal Comune di Villasimius.

“Prevediamo l’integrazione di un impianto fotovoltaico già esistente con un sistema di produzione, accumulo e utilizzo di idrogeno per l’alimentazione dei servizi stazionari e mobili dell’isola, oltre alla produzione di acqua dolce ottenuta condensando l’umidità dell’aria mediante un innovativo sistema ha spiegato il professor Cau, docente di Sistemi per l’energia e per l’ambiente presso l’Università di Cagliari.

Hybox, il punto di forza del progetto “Green Hyland”

Il punto di forza del progetto “Green Hyland” è Hybox, un sistema progettato dalla startup sarda H2D Energy che garantirà il funzionamento dei servizi sull’isola 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno grazie all’accumulo di energia elettrica rinnovabile mediante idrogeno. Il principio su cui si basa il sistema, come illustrato dagli stessi promotori, è molto semplice. “Durante le ore diurne – chiarisce Carlo Manconi, managing director di H2D Energy – Hybox accumula l’energia elettrica prodotta da un sistema fotovoltaico, la trasforma in idrogeno e la restituisce quando il sistema fotovoltaico non produce energia trasformando l’idrogeno in energia elettrica”.

Come funziona Hybox?

L’utilizzo del sistema Hybox, potrebbe innescare una sorta di rivoluzione energetica, capace di garantire numerosi vantaggi rispetto alle soluzioni più comuni e diffuse, e che guarda con attenzione alla tutela del patrimonio ambientale. “I vantaggi dell’idrogeno rispetto ad un accumulo di energia mediante batterie sono molteplici – precisa Manconi –.

Innanzitutto, la produzione dell’idrogeno non utilizza nessun componente inquinante, né nella fase di accumulo, né nella fase di rilascio dell’energia, dunque non necessità di alcun processo di smaltimento di scarti, o sottoprodotti. Poi l’utilizzo dell’idrogeno evita la dispersione di energia nel tempo, o a causa delle condizioni climatiche estreme, ad esempio, troppo freddo, o troppo caldo”.

Ciò che è possibile ottenere attraverso questa idea innovativa, è dunque un accumulo che consente di sfruttare l’energia in eccesso prodotta durante l’estate anche durante l’inverno e quando manca il sole. La funzione del sistema Hybox è dunque la stessa delle batterie, ma a differenza di queste consente un accumulo a lungo termine, per mesi, o anche per anni.

Tale sistema risolve il problema fisiologico delle energie rinnovabili, ovvero la mancanza di continuità e costituisce un’ulteriore spinta con cui il sito di Capo Carbonara, attraverso la realizzazione del modello Green Hyland, “compie un salto e – conclude l’Amministratore delegato Startup H2D Energy – diventa un esempio mondiale nella strada verso lo sviluppo sostenibile“.

Il fattore acqua nel progetto Green Hyland

Nel progetto “Green Hyland” si prevede che l’acqua sia ottenuta condensando l’umidità dell’aria mediante un sistema chiamato AWG (Atmospheric Water Generator). Le acque reflue saranno filtrate da un sistema ad osmosi inversa e rese pure. Inoltre, con l’installazione della prima colonnina al mondo di rifornimento idrogeno per le imbarcazioni da diporto, sarà garantito il trasporto da e verso l’isola mediante imbarcazioni elettriche alimentate a idrogeno. Sull’isola del futuro, la “Green Hyland”, l’energia fotovoltaica alimenterà tutti i servizi con, o senza il sole.

L’Isola dei Cavoli sarà inoltre dotata di una imbarcazione elettrica attrezzata con un motore alimentato da una pila a combustibile (fuel cell), che consentirà di garantire il livello massimo di preservazione ambientale raggiungibile oggi, con le tecnologie attualmente disponibili. Nessuno scarico, nessun inquinamento acustico, nessun by-product.

Il futuro? Lo sviluppo di tante “Green Hyland”

L’auspicio è che possano nascere e svilupparsi tante altre “Green Hyland”. Saranno necessari finanziamenti da parte di amministrazioni lungimiranti, che possano incentivare la domanda di idrogeno, rendere possibile la creazione di applicazioni che ne sfruttino l’utilizzo come fonte energetica questa e consentire l’implementazione sistemi di produzione e trasporto ad emissioni zero. In questo modo, si preserverebbe l’ambiente e si creerebbero importanti opportunità di sviluppo, un reale sviluppo sostenibile.

L’idrogeno guiderà la transizione energetica

“L’idrogeno potrebbe rivelarsi l’anello mancante per un futuro energetico rispettoso del clima – ha affermato Francesco La Camera, Direttore Generale di IRENA, Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili, in occasione della dodicesima sessione dell’Assemblea dell’Agenzia, tenutasi ad Abu Dhabi nel mese di gennaio 2022.

“L’idrogeno sta chiaramente cavalcando la rivoluzione delle energie rinnovabili con l’idrogeno verde che sta emergendo come un punto di svolta per raggiungere la neutralità climatica senza compromettere la crescita industriale e lo sviluppo sociale. Ma l’idrogeno non è un nuovo petrolio. E la transizione non è la sostituzione di un carburante, ma un passaggio a un nuovo sistema con sovvertimenti politici, tecnici, ambientali ed economici“.

Secondo il nuovo Rapporto dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), l’idrogeno sarà il vettore fondamentale per la transizione energetica per conseguire gli obiettivi climatici e al contempo definirà un quadro geopolitico più democratico, inclusivo ed equo rispetto a quello esercitato da petrolio e gas.

La rivoluzione green è cominciata. L’isola dei Cavoli è pronta alla sfida

E mentre sull’isola dei Cavoli, meta di attrazione turistica la stagione estiva si sta svolgendo come di consueto, lo sguardo è già rivolto al mese di settembre, quando è previsto l’avvio del progetto “Green Hyland”. Il futuro per uno sviluppo sostenibile è già qui. La rivoluzione green comincia dalla piccola isola della Sardegna, su cui ha in primis scommesso il comune di Villasimius.

L’isola dei Cavoli, una perla naturalistica situata ad un chilometro a sud-est di capo Carbonara, nella Sardegna meridionale, farà da apripista a questa sfida, getterà le basi per lo sviluppo concreto di un sistema sostenibile dove tutto sarà reso possibile dall’utilizzo di sole tecnologie ad emissioni e impatto ambientale zero.