Il trend emerge da una ricerca di PwC
La quota del patrimonio gestito si ferma al 20%. Così l’Italia si attesta tra i Paesi con minor incidenza sul totale delle attività finanziarie e si “guadagna” la medaglia di popolo del “fai da te”. La media europea è del 33%. Il paradiso della consulenza è l’Inghilterra, dove la quota raggiunge il livello più alto: 60%. Qui son quasi i due terzi della popolazione a farsi amministrare il proprio portafoglio da professionisti del settore. Il ritratto emerge da una ricerca sul wealth management di PwC.
Tornando all’Italia, come dicevamo, il Bel Paese si ritrova ancora una volta indietro rispetto agli altri. Solo la Spagna ha un valore simile, con il 23%. Poi, si sale: 34% in Germania, 43% negli Stati Uniti e in Francia, 45% in Svezia e, dulcis in fundo, come anticipato, 60% nel Regno Unito. Una sorta di eldorado per consulenti, banche, gestori e case d’investimento.
Dunque, nel Bel Paese non decolla la cultura del patrimonio gestito. Un trend che si spiega anche con le lacune nell’educazione finanziaria: dall’indagine è emerso che solo il 27% degli italiani si sente preparato in materia. C’è, poi, da registrare un particolare fermento tra i clienti delle banche digitali: il 57% sarebbe disposto ad adottare soluzioni di Robo Advisory. Qualcosa si muove. Il piano b per gli addetti ai lavori è chiaro: imparare l’inglese e buttarsi su un mercato più frizzante di quello nostrano.