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Italia, tasse più alte d’Europa alle imprese: 101 mld l’anno

Secondo una ricerca in Italia le aziende pagano le tasse più alte d’Europa con il 14,1% del gettito fiscale totale

Le imprese in Italia devono fare i conti con un prelievo fiscale che non ha eguali in Europa. Il 14, 1% sul gettito totale, ben 101 miliardi di euro all’anno. Una percentuale che solo l’Olanda riesce lievemente a sorpassare con il 14,2%. Mentre Paesi concorrenti come Spagna, GermaniaInghilterra e Francia viaggiano su cifre più basse. A comunicarlo è l’ufficio studi del CGIA di Mestre. La ricerca conferma quanto già evidenziato dal rapporto 2018 della Commissione Ue sui trend di tassazione, che aveva attribuito proprio al Bel Paese la pressione fiscale maggiore sul lavoro con il 42,6%.

Il prelievo fiscale sul gettito è sulle aziende tedesche del 12,3%, sulle spagnole dell’11,6%, sulle britanniche dell’11,4% e sulle francesi solo del 10,2%. La CGIA fa presente che l’incidenza percentuale delle tasse pagate dalle imprese sul totale del gettito fiscale è un indicatore che aiuta a comprendere l’elevato livello di tassazione. Le imposte considerate in questa analisi su dati Eurostat sono: Irap, Ires, quota Irpef in capo ai lavoratori autonomi, ritenute sui dividendi e sugli interessi, imposte da capital gain e contributi previdenziali pagati dai lavoratori autonomi per la propria posizione previdenziale.

“Sebbene alle nostre imprese sia praticamente richiesto lo sforzo fiscale più oneroso d’Europa – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – lo Stato continua a non agevolarne la crescita. Ricordo, ad esempio, che il debito commerciale della nostra P.A. nei confronti dei fornitori è di 57 miliardi di euro, di cui 30 ascrivibili ai ritardi nei pagamenti. Il peso economico dell’inefficienza burocratica della macchina pubblica sulle Pmi è di 31 miliardi e il deficit infrastrutturale grava sul sistema produttivo per almeno 40 miliardi di euro”.