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Jack Ma, Alibaba e il passaggio generazionale perfetto

Dietro il colpo di scena dell’addio, un piano successorio impeccabile partito nel 2013

Dietro la scelta teatrale di abbandonare la sua creatura, Alibaba, nel giorno del compleanno si cela una strategia impeccabile per il passaggio generazionale. E non potrebbe essere altrimenti quando si parla di Jack Ma, geniale imprenditore che ha portato la sua azienda hi-tech a raggiungere un patrimonio di oltre 400 miliardi. L’annuncio di voler lasciare il gigante dell’e-commerce per dedicarsi alla filantropia è tutt’altro che campato in aria. C’è già il nome nome del successore Daniel Zhang. E la nomina arriva al culmine di un processo avviato nel 2013, portato avanti senza intaccare il business dell’azienda, che ha davanti a sé un futuro luminoso.

Non si tratta dunque di una decisione impulsiva. Nel 2013 Jack Ma si è dimesso da CEO, facendo spazio a Daniel Zhang., il quale nel 2015 è diventato anche direttore generale. Una mossa ponderata, che oggi assume la portata dell’investitura vera e propria. Per capire le potenzialità di Zhang, bisogna tornare al 2009. L’anno in cui l’erede di Ma ha ideato il Singles Day, l’anti San Valentino, creando l’iniziativa più redditizia del commercio online “Made in China”. Una sorta di Black Friday cinese, che l’anno scorso ha fruttato oltre 20 miliardi con gli acquisti in rete.

Dunque, Jack Ma continuerà a ricoprire la sua carica nei prossimi 12 mesi per garantire una transizione graduale prima del definitivo passaggio di consegne il 10 settembre 2019. Ma sta lasciando il colosso tecnologico in ottime mani. Per il futuro, Zhang punterà a crescere anche all’estero e a proseguire nel trend di espansione nel ramo dei punti vendita fisici, già cominciato negli ultimi anni. Un passaggio generazionale esemplare, spalmato in cinque anni, assicurando ad Alibaba un domani positivo. Il guru Jack Ma, poi, da lontano, potrà continuare a dar consigli utili. Senza rinunciare però al suo desiderio: “Voglio morire in spiaggia, non in ufficio”.