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Investimenti e mercati

LA FINANZA RIPARTE I CITTADINI NO.

Negli Stati Uniti si parla spesso della differenza fra Wall Street, ovvero il mondo della finanza, e Main Street, l’economia reale. Che queste realtà fossero nettamente distinte è cosa risaputa, ma la recente crisi ha evidenziato che si tratta di due mondi, lontani anni luce l’uno dall’altro. I dati sulla fiducia dei consumatori americani e italiani resi noti ieri sono molto eloquenti perché confermano che il cittadino medio vedo il futuro nero, afflitto com’è da disoccupazione e rate da pagare. E questo accade proprio nel momento in cui gli indici borsistici sono ai massimi degli ultimi dodici mesi, molte banche sono tornate a macinare utili (e a distribuire bonus miliardari) e la macchina dell’M&A si è rimessa in moto. Questo contrasto è speculare a quello verificatosi più di un anno fa quando la crisi aveva già duramente colpito il mondo della finanza, ma non era ancora arrivata nell’economia reale. La situazione era così paradossale che numerose persone erano arrivate a sostenere che la crisi fosse una invenzione dei media. Finché questa discrasia non sarà curata non si potrà parlare di una guarigione del sistema.
E questo accadrà solo quando le banche torneranno a fare utili con gli impieghi piuttosto che con operazioni puramente finanziarie. Va da sé che l’impulso al cambiamento può arrivare solo dai governi e dalle banche centrali.