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Finanza personale

La rivincita dei titoli di Stato

In tempo di crisi è meglio non sbagliare e far dormire sonni tranquilli ai propri clienti, infatti secondo i dati di Assoreti, i promotori finanziari hanno indirizzato, nell’ultimo periodo, la loro clientela verso il risparmio amministrato, in particolare la scelta dei consulenti per i clienti è caduta sui Titoli di Stato, ossia Bot e Btp. Basta pensare che nei portafogli delle famiglie italiane sono allocati buoni del tesoro per un controvalore pari a 77 miliardi di euro. La riallocazione delle risorse dei clienti dal risparmio gestito a quello amministro è rimasto comunque all’interno del  sistema, questo significa che i promotori hanno saputo creare valore per la loro clientela tramite una consulenza non legata alla vendita dei prodotti delle mandanti ma i consulenti hanno focalizzato la loro attività di collocatori, in un momento di forte  incertezza,  sulle reali esigenze di liquidità degli investitori.
Il dato rilevato da Assoreti indica nel mese di febbraio 2008 una raccolta netta derivata dall’attività in offerta fuori sede di prodotti finanziari e servizi di investimento pari a 753,4 milioni di euro, con una crescita del 79,6% rispetto al mese di gennaio (419,6 milioni). In particolare, nel comparto del risparmio gestito è stata realizzata una raccolta netta positiva per gli OICR esteri, i prodotti assicurativi e previdenziali, i fondi speculativi ed i fondi chiusi. Le GPF hanno invece registrato i maggiori deflussi, seguite dagli OICR di diritto italiano, dalle GPM e dai fondi di fondi. I dati di Assoreti evidenziano che il patrimonio affidato ai promotori finanziari a settembre del 2007 contava il 6,5% del totale e nel corso dell’anno è cresciuto del 5,6%, fino a 237,24 miliardi di euro. Inoltre clienti primi intestatari dei contratti sono stimabili a fine febbraio in numero di 4,111 milioni mentre il numero di promotori finanziari dovrebbe raggiungere circa le 29.355 unità , delle quali 28.370 effettivamente operative. Il volume complessivo dell’operatività delle reti si è ripartito tra una raccolta lorda di 6 miliardi per il risparmio gestito, un intermediato di 10,5 miliardi per le transazioni in titoli e di 381 milioni per gli altri prodotti e servizi.