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Investimenti e mercati

La situazione In Europa: debiti, liti … e gli aiuti cinesi.

Portogallo, Ungheria, Irlanda, Grecia,  paesi  sotto i riflettori delle agenzie di rating

DEBITI E RATING. In questi giorni di festività, con i mercati scossi dalle voci su una riorganizzazione del debito greco e su un nuovo fondo salva- stati Ue, l´agenzia Fitch si è data un gran da fare con due decisioni: la prima di abbassare di un gradino il rating del Portogallo; l’altra quella di abbassare il rating dell’ Ungheria che finisce appena sopra il livello junk, spazzatura,(BBB-).

IL FARO. Il nuovo giudizio su Lisbona è «A+» con outlook negativo.  La motivazione apportata è la seguente: un pesante deterioramento dei conti pubblici e la difficile situazione del sistema bancario. La notizia segue di poco l´annuncio del governo di Dublino sulla prossima, imminente nazionalizzazione di un´altra banca, la quarta della serie, ovvero la Allied Irish Banks. L´istituto riceverà 3,7 miliardi di euro di fondi pubblici entro fine anno; con questa iniezione di denaro, la quota del governo nel capitale della banca salirà al 92%.

In Irlanda sono già finite sotto il controllo pubblico la Anglo Irish Bank, la Irish Nationwide e la Ebs. Fitch si esprime nel giorno in cui il Parlamento in Grecia approva una Finanziaria da 14,4 miliardi per il 2011 e notizie di stampa accreditano l´esistenza di un piano per ristrutturare il debito alla scadenza degli aiuti, ovvero nel 2013. Il progetto sarebbe già stato sottoposto in via informale all´attenzione della Ue e della Bce; includerebbe anche una estensione del periodo di rimborso dei prestiti ricevuti dal Fmi. Con questa nuova austerity il governo punta a ridurre il rapporto deficit-pil a quota 7,4%, dal 9,4% di quest´anno.

NUOVA ISTITUZIONE ?  Alle voci sulla riorganizzazione del debito greco si aggiungono quelle, subito smentite, secondo cui la Germania vorrebbe creare una nuova istituzione comunitaria indipendente, per aiutare gli stati di Eurolandia in emergenza sui conti pubblici. E non sarebbe una cattiva idea: in sostanza si tratterebbe di un "fondo europeo di stabilità, di crescita e di investimento", destinato a sostituire all´attuale fondo salva-Stati (Efsf) vicino alla scadenza, tra due anni. Il progetto si propone  anche di ristabilire l´indipendenza della Banca centrale europea, affidando a questo nuovo organismo, e non alla Bce, l´incarico di acquistare i titoli dei paesi in difficoltà, se necessario.

L’AIUTO DELLA CINA. Ma queste per il momento sono solo voci; in realtà è in corso un braccio di ferro Germania-Francia su come affrontare la crisi post-2013. E come si dice tra i due litiganti… spunta la Cina che (pur di salvare le proprie riserve in valuta estera) si dice pronta a sostenere l´Europa, in caso di necessità: «Siamo pronti a fornire il nostro aiuto», promette una portavoce di Pechino. Appunto: per la loro economia, sostenere la nostra economia è di  “primaria importanza”. I cinesi promossi a benefattori del mondo.