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Investimenti e mercati

l’avversione al rischio torna a penalizzare l’euro

-1,2% messo a segno dalle vendite al dettaglio statunitensi ha provocato un brusco risveglio per l’azionario e per la moneta unica, che se dovesse riuscire a chiudere sopra quota 1,21 (1,2064 in questo momento) inanellerebbe quarta seduta di guadagni consecutiva, un evento mai accaduto nel 2010. Lo rileva Ashraf Laidi, Chief Market Strategist di Cmc Markets, nel suo report sul mercato valutario.

Il calo dell’euro, prosegue Laidi, che potrebbe essere spinto verso il supporto in quota 1,204, è avvenuto nonostante le indicazioni positive di Fitch sull’economia ungherese; secondo l’agenzia di rating la banca centrale ha fondi sufficienti per coprire il fabbisogno finanziario nel corso del 2010.

Laidi rileva infine che eccezion fatta per il dollaro, le atre valute sono penalizzate dalla mancata violazione della media mobile a 200 giorni sullo S&P500 (1.107 punti) e sul Dow-30 (10.309).