PARCHEGGIARE la macchina lungo la strada come i comuni mortali? Sia mai! Si rischia una multa o peggio un furto! Poi chi le paga? Con il loro misero stipendio sarebbe un bel problema. E che dire magari di prendere l’autobus? No troppo triviale. E quindi interviene la Camera, che offre in esclusiva ai nostri politici i parcheggi blu. E inserisce nel bilancio 2010 la ragguardevole cifra di 1 milione e 154 mila 431 euro per posti auto e moto, gratuitamente concessi e messi sotto la voce “sicurezza”.
Per quante auto scatta il parcheggio blu? Mistero alquanto doloroso, come ogni cosa che riguardi il bilancio della Camera. Certo è che secondo i dati Formez, la Camera ha ”solo” 21 auto blu. E quindi, viste le cifre in gioco, i parcheggi toccano a deputati e alti, si spera, dirigenti. Ma il bilancio li coccola davvero i suoi prediletti, perché ci sono anche 418 mila euro per ulteriore “custodia di vetture e lavaggio veicoli di servizio e attività connesse”.
MA NON FINISCE qui. Perché si pagano altri 357 mila euro per noleggi a lungo termine con tre operatori e la bellezza di ulteriori 200 mila euro come “da gara”si precisa, per il noleggio di auto da 4 cooperative. E così si buttano i soldi. Perché se è vero che serve un taxi, i deputati possono pagarselo, i funzionari possono farselo rimborsare (se davvero necessario) e le auto blu quindi necessarie sarebbero veramente poche. E quanto al parcheggio se lo potrebbero cercare da soli come fanno i comuni mortali.
INCREDIBILE! Spulciando sempre il bilancio si trovano voci vere ma con costi al limite dell’incredibile: 99.300 mila euro (all’anno!) per manutenzione giardini. Terriccio d’oro si presume. Ma certo tanto paghiamo noi. Ma alla Camera non si può “lavorare” a stomaco vuoto; quindi si mangia e con gusto pure, vista la spesa di 8 milioni e 362 mila euro e spiccioli. Di questi, 1 milione all’elegante ristorante per i deputati. E altrettanto per il self service, 942.755 per “noleggio e manutenzione di apparecchi per la ristorazione”. Risparmiare comprandoli no eh?
CAFFE’. Poi 635 mila euro per acquisto di generi alimentari. Il caffè? 70 mila euro per macchinette e materiale di consumo. Ma chi garantisce che il mangiare sia fatto come si deve? E che la mozzarella non sia guasta? Certo non uno qualunque ma l’Istituto Superiore di Sanità che alla modica cifra di 126 mila euro (è un ente pubblico eppure si fa pagare) garantisce il “monitoraggio della qualità del servizio”.
E se mangi troppo e ti viene il mal di pancia? Nessun problema il Policlinico Gemelli mette a disposizione un’”assistenza medica d’urgenza”. E come si raggiunge l’ospedale? Ma in ambulanza per bacco! Ma non quella del 118, che magari ci mette troppo o non arriva. Quindi ce n’è una a disposizione della Camera, per la modica cifra di 31 mila euro. Questa si che è vita. Blu.