L’Osservatorio Mefop sugli investimenti alternativi degli operatori del welfare si pone l’obiettivo di analizzare l’atteggiamento degli investitori nei confronti delle asset class alternative.
Quali sono le aspettative degli investitori? Quali opportunità possono essere colte e quali criticità occorre gestire?
Ne abbiamo parlato in questa intervista con Mauro Marè, Presidente di Mefop: gli investitori istituzionali, nel tempo, hanno raggiunto la consapevolezza del loro ruolo tralasciando la mera prudenza che ne caratterizzava l’attività in origine; dotandosi di strutture organizzative adeguate, sebbene sia auspicato un ulteriore potenziamento in futuro, hanno potuto fare la differenza.
Oggi gli investimenti nei mercati privati di capitali, private equity e private debt sono ancora limitati da parte degli operatori istituzionali e si concentranoancora poco in Italia; La crescita dell’inflazione può rappresentare un ulteriore driver di investimento ma al contempo l’aumento dei tassi pone nuove sfide, ma anche opportunità.
I profili della sostenibilità rappresentano ormai una connotazione sempre più ricercata anche per gli investimenti non tradizionali e, accanto alla necessaria attenzione per le tematiche ESG, il Prof. Marè suggerisce che venga praticata una maggiore flessibilità nella gestione degli investimenti degli operatori del primo pilastro.
Oggi le principali criticità per gli investitori istituzionali, superata una prima forma di rigidità, rimangono le strutture tecniche dei fondi pensione e la gestione con mandato, tuttavia, le opportunità sono molteplici anche perché vi è sempre più richiesta di investimento da parte degli investitori istituzionali nelle strutture del Paese per garantire un tasso di crescita adeguato che ne consenta lo sviluppo.