IL PRIMO MINISTRO MARIO MONTI, forte della fiducia ottenuta in Parlamento – Monti incassa una fiducia da record con 556 sì da parte dei deputati – si è immediatamente interessato dell’Europa, annunciando un primo incontro informale con Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, in programma Giovedì a Strasburgo, e una visita a Bruxelles per discutere della crisi nella zona euro .
EVOCANDO GLI IMPEGNI della prossima settimana, l’ex commissario europeo ha sottolineato che "la priorità sarà la situazione nella zona euro". Circa il mini-vertice di Strasburgo, "sarà un incontro molto informale, di lavoro. Non vi è alcun ordine del giorno" ha aggiunto Monti, precisando che i due "colleghi gli hanno chiesto di partecipare all’incontro e di contribuirvi con delle idee". Martedì Monti incontrerà a Bruxelles il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso e il Presidente dell’Unione europea Herman Van Rompuy.
NEL SUO DISCORSO PROGRAMMATICO al Senato, l’ex commissario europeo (1994-2004) ha espresso il fermo desiderio che l’Italia cessi di essere un "anello debole" nella zona euro e di voler ripristinare a "pieno titolo" il suo ruolo nella costruzione del progetto europeo. "Tutto il nostro lavoro sarà ispirato dall’obiettivo che l’Italia sia più forte, più degna, più fiduciosa in se stessa", ha sottolineato Venerdì.
MONTI HA PREVISTO un piano di rilancio in due parti, con obiettivi e scadenze diversi. L’aspetto più urgente è quello di riconquistare la credibilità, quasi del tutto perduta, dell’Italia, garantendo la gestione rigorosa delle finanze pubbliche. Ma la seconda fase del progetto sarà essenziale, poiché Monti vuole lanciare una importante "modernizzazione delle strutture economiche e sociali" del paese.
LA QUASI UNANIMITA’ di cui beneficia il nuovo esecutivo, con una popolarità stimata al 70%, secondo un sondaggio, è probabile, tuttavia, possa essere temporanea. "Dureremo poco, non un minuto in più rispetto alla fiducia che il Parlamento ci accorderà", ha riconosciuto Monti Venerdì – tutto dipenderà ovviamente dal sostegno che vorranno garantirgli i partiti -, ma ha anche aggiunto di voler rimanere al proprio posto fino alle elezioni del 2013, un periodo considerato già "piuttosto breve" data la grandezza e la difficoltà del compito che lo attende.