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Economia e Dintorni

Moody’s attacca la Spagna

Declassato il debito del paese iberico. Tagliato il rating   dalla Aaa ad Aa1. Scioperi e cortei contro Zapatero. l’Irlanda trema.

IL DECLASSAMENTO – Moody’s   ritorna  all’attacco, questa volta la vittima illustre è la Spagna. Infatti l’agenzia di rating  in una nota diffusa  ha declassato il paese iberico  per la sua debole crescita economica, il deterioramento della solidità finanziaria e l’esigenza di prestiti sempre più elevati.
 Moody’s ha portato così il rating da AAA ad Aa1, ed è stata l’ultima delle tre agenzie private ad abbassare il rating della Spagna. Il declassamento è stato applicato anche al Fund Orderly Bank of Restructuring, noto come Frob dalle sue iniziali in spagnolo, anche se in sostanza l’outlook è rimasto stabile.

LE MOTIVAZIONI – "Nel corso dei prossimi anni anni, l’economia spagnola e’ destinata a crescere in media dell’1% all’anno", ha affermato Kathrin Muehlbronner, analista di Moody’s.  inoltre secondo l’agenzia di rating, l’aumento della produttivita’ e della competitivita’ internazionale sono le due principali sfide che il Paese dovra’ affrontare.  La recente riforma del lavoro e i tagli dei salari del settore pubblico e privato sono passi verso la giusta direzione. Tuttavia, i costi dei licenziamenti resteranno al di sopra della media della Ue.
Il giudizio di Moody’s mette ancora più sotto pressione il governo Zapatero che si prepara a varare la più austera legge di bilancio degli ultimi decenni. In questi giorni la  Spagna ha visto scendere anche   migliaia di persone in uno sciopero generale,  per dire no al piano di austerità del governo.
Con  questo declassamento  la Spagna perde definitivamente il massimo dei voti sui debiti sovrani dopo essersi vista togliere la ‘tripla À già da Fitch nello scorso maggio e da Standard & Poor’s nel gennaio del 2009.

CATTIVE NOTIZIE – Ma le brutte  notizie arrivano anche per l’ Irlanda , infatti la Banca centrale ha  dichiarato che costerà 29,3 miliardi di euro il salvataggio della banca Anglo Irish, cui andranno aggiunti 5 miliardi nell’ipotesi del peggiore scenario. Molto di più, insomma, dei 35 miliardi previsti: una cifra tale che potrebbe mettere a rischio, secondo le agenzie di rating, la tenuta dei conti pubblici.
Infatti, secondo le stime del ministro delle Finanze Brian Lenihan, il deficit pubblico dell’Irlanda schizzera’ al 32% del pil quest’anno per i costi di salvataggio della banca.  Il ministro ha confermato tuttavia l’impegno preso dal governo di riportare il rapporto deficit/pil entro il tetto del 3% per il 2014.