L’universo degli NFT (acronimo per Non Fungible Token) sta prendendo sempre più piede e abbraccia sempre più settori. I campi di applicazione sono tra i più disparati: dal mondo dello sport a quello del gaming; possono essere utilizzati come investimento in opere d’arte digitali, brani musicali o all’interno di un “metaverso” dove si acquistano come artefatti 3D allo scopo di personalizzare il proprio avatar.
Non è una novità che diversi personaggi del mondo dello spettacolo siano stati incuriositi e abbiano voluto acquistare un NFT per avere la proprietà di un oggetto unico, originale ed irripetibile. Basti pensare a Justin Bieber, Paris Hilton o all’ultima arrivata Madonna che hanno comprato un NFT della famosa collezione Bored Ape Yacht Club, token non fungibili che riproducono un primate in stile cartoon e che nell’ultimo anno è diventata una delle maggiori raccolte di NFT con un volume complessivo di transazioni pari a 1,4 miliardi di dollari.
NFT: nuovo trend anche nel mondo dell’editoria e della letteratura?
Recentemente anche il mondo della letteratura ha voluto fare il suo ingresso negli NFT. Il celebre scrittore italiano Alessandro Baricco è stato uno dei primi autori letterari a generare un NFT a partire da una sua opera. Insieme ad un team di esperti, Baricco ha infatti coniato la registrazione della propria interpretazione vocale di Novecento, facendone un NFT che è stato lanciato col titolo “Novecento. The Source Code” sulla piattaforma OpenSea, dove è stato messo in vendita nel mese di marzo 2022.
Nelle ultime settimane anche Neri Pozza è entrato nell’universo degli NFT con tre copertine d’autore per celebrare i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. La casa editrice è stata la prima in Italia che, per uno dei suoi libri, ha proposto la riproduzione della copertina in Non Fungible Token, aprendosi così a nuovi orizzonti di ricerca e di innovazione editoriale e culturale.
NFT e finanza: quali opportunità di investimento?
Anche il settore della finanza e quello bancario sembrano non indifferenti al trend del momento. VISA, ad esempio, ha recentemente avviato un programma di tutoraggio e monitoraggio nel settore NFT per aiutare sia gli artisti, i musicisti, gli stilisti o i registi nella loro attività di creazione di contenuti digitali; sia piccole e medie imprese che intendono approfondire la loro conoscenza di criptovalute e NFT con lo scopo di utilizzare tali strumenti per il commercio online.
C’è stato anche un altro episodio che ha coinvolto la londinese GESTIO CAPITAL (società di Family Office) che, su richiesta di un cliente privato, ha acquistato un pezzo della famosa collezione NFT Bored Ape, entrando così nel mondo della blockchain, vista come futura asset class dal grande potenziale.
Caso NFT: bolla o calo fisiologico in vista della stabilizzazione?
Nonostante la grande innovazione che gli NFT apportano nell’universo della tecnologia, legata anche alle logiche del business e degli investimenti innovativi, le ultime statistiche hanno evidenziato che il loro volume di vendita è in calo.
All’inizio di febbraio 2022, il numero di vendite di NFT era di oltre 376mila; mentre meno di 100mila vendite giornaliere sono state riconosciute nell’ultimo periodo. Molti hanno attribuito il declino al conflitto in corso tra Russia e Ucraina, in particolare ai costi del gas che viene utilizzato come metrica per misurare il dispendio del calcolo necessario a gestire tutti i movimenti relativi alla valuta digitale.
Pur confermando gli ultimi dati negativi su tutta la linea NFT, gli operatori del settore non credono affatto che il picco massimo sia stato già raggiunto, facendo notare che ci sono ancora molti più compratori che venditori e che i numeri anno su anno sono ancora molto positivi.
La domanda è se l’attuale stasi sia probabilmente una fase di stabilizzazione per gli NFT. È ovvio che il pericolo che possa scoppiare una vera e propria bolla è alto. Diversi, infatti, sono gli analisti che prevedono un rischio di crollo del 98% dei profitti NFT; al contrario, le principali realtà dell’asset management credono che siano un’ottima opportunità di business.
Le possibilità, quindi, sono molteplici: da un lato il settore NFT potrebbe vedere un massiccio impiego da parte delle aziende nell’immediato futuro; dall’altro le realtà bancarie e dell’asset management si metteranno in grado di studiare sul campo l’impatto degli NFT sull’economia reale e verificare, in particolare, i casi d’uso più adeguati.
NFT: rischi e opportunità di investimento nel metaverso
Malgrado il temporaneo declino, è chiaro che il mercato NFT rimane forte in quanto ha rappresentato e rappresenta ancora un campo di investimento da esplorare. L’aspetto nuovo e innovativo, che è una delle caratteristiche peculiari dei Non Fungible Token, non li esenta però dai rischi che comporta l’acquisto o la vendita del gettone nel metaverso.
Gli NFT, senza dubbio, hanno ancora molto potenziale in gioco: nell’arte, nel commercio e (in generale) nel metaverso; ma, come in ogni investimento, bisogna studiare e stare attenti: provare a capire chi sono i fondatori, qual è il percorso o il progetto di medio-lungo termine che ci sta dietro, il contesto o la community di riferimento, il valore a cui danno accesso, la finalità e soprattutto perché e come nel tempo quel pezzo unico possa mantenere il valore e crescere in termini di domanda e interesse.