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Investimenti e mercati

Nuove misure per salvare la Spagna

Nuovo round di misure anti-crisi in Spagna. Cedendo alla pressione dei mercati che chiedono di rimettere in ordine i conti pubblici e  il Governo ha deciso  di mettere mano alla riforma delle pensioni e varare due operazioni di privatizzazione.

ANTICRISI E SPAGNA. Per Madrid e’ un mezzo dietrofront: il 20 novembre il ministro dell’Economia, Elena Salgado dichiarava che "non c’era affatto bisogno di iniziative supplementari", ma gia’ il 27 il capo del Governo Jose’ Luis Rodriguez Zapatero ammetteva la disponibilita’ ad "accelerare le riforme, se e’ necessario". Le nuove misure sono state adottate dal consiglio dei ministro riunito oggi. Il Governo spagnolo ha deciso di approvare il 28 gennaio la riforma delle pensioni, che prevede l’aumento dell’eta’ di ritiro dal lavoro a 67 anni da 65 e di trasmetterla "subito" al parlamento. Da oltre un anno, il dossier pensioni aleggiava tra le possibilita’, ma la frontale opposizione dei sindacati all’innalzamento dell’eta’ aveva indotto l’esecutivo a tenerlo nel cassetto. La decisione odierna e’ destinata ad accentuare la rottura con i sindacati, gia’ sul piede di guerra dopo la riforma del mercato del lavoro, passata la scorsa estate. Dopo avere organizzato uno sciopero generale il 29 settembre (il primo dal 2002), nuove manifestazioni sono previste il 15 e 18 dicembre. Il Governo ha poi deciso di vendere ai privati fino al 49% dell’Aena, la societa’ che gestisce i 47 principali aeroporti spagnoli e il 30% della societa’ che gestisce le lotterie.

I PROVVEDIMENTI. Queste misure, ha detto il ministro Salgado, dovrebbero ridurre di un terzo le necessita’ di finanziamento della Spagna nel 2011, portandole da 45 a 30-31 miliardi. Altri 780 milioni dovrebbero arrivare dall’aumento del prezzo del tabacco. Per stimolare la crescita, l’esecutivo ha deciso di ridurre le tasse per le Pmi, misura che andra’ a beneficio di 40mila aziende e costera’ allo Stato 230 milioni. Non sara’ pero’ rinnovato da febbraio l’assegno da 426 euro assegnato ai disoccupati di lungo termine. Il nuovo piano e’ stato reso noto a poche ore di distanza dai dati sulla produzione industriale spagnola, calata nuovamente in ottobre (-3,8% dopo -1% di settembre).
L’epicentro del declino resta l’settore immobiliare, ma nessun settore e’ stato risparmiato. Una nota di ottimismo e’ venuta dalla Banca centrale, che ha rilevato da alcuni indicatori preliminari del quarto trimestre una crescita degli investimenti, dei consumi e delle esportazioni, dopo lo stallo nel terzo trimestre.