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Pagamenti digitali boom,
contanti addio

Intervista esclusiva a Pietro Candela, responsabile dello sviluppo di Alipay in Italia, che spiega come il trend sia in crescita vertiginosa e racconta l’exploit già avvenuto in Cina

L’ondata tecnologica si espande rapida

“I pagamenti digitali stanno crescendo a ritmo elevato (+56%), trainati in particolar modo dal mobile. Le nuove tecnologie possono avere un effetto dirompente, come in Cina, dove nelle grandi città il contante è usato meno del mobile payment”. Così Pietro Candela raffigura il cambiamento in atto dell’approccio alla finanza personale da parte dei risparmiatori, ormai sempre più attratti dal digitale e letteralmente sopraffatti dal desiderio di voler racchiudere qualsiasi attività quotidiana nel proprio smartphone.

Quali sono le nuove frontiere dei pagamenti digitali e quanto sta crescendo il mercato?

“Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, in Italia si è registrato un aumento dei pagamenti tramite i c.d. “New Digital Payment”. La crescita avviene a ritmo elevato (+56%) e queste modalità sono arrivate a rappresentare un terzo del totale dei pagamenti digitali per un totale di 80 miliardi. Questo trend è trainato in particolar modo dalla componente dei pagamenti da mobile, con una crescita che potrà proseguire nei prossimi anni superando nel 2021 i 125 miliardi di euro. Il valore del transato elettronico delle famiglie italiane raggiunge i 240 miliardi (+9%). I pagamenti digitali e mobile confermano quindi un trend positivo, e sulla base dei benchmark con gli altri Paesi ci sono grandi spazi di crescita”.

Quale rapporto avranno le nuove tecnologie con l’utilizzo del contante?

“Le nuove tecnologie possono avere un effetto dirompente sul settore, come evidenzia il caso cinese, dove nelle grandi città il contante è usato meno del mobile payment. La gestione facile dei pagamenti su smartphone crea maggiore accessibilità ad altri servizi finanziari come prestiti, investimenti e assicurazioni, portando a un rapporto più fluido e continuativo tra istituto finanziario e clienti”.

Come Alipay vi fermerete ai pagamenti o guardate anche oltre tale servizio?

Alipay è già oltre i sistemi di pagamento, è una “super app”. Gli utenti possono scegliere un taxi, prenotare un hotel, acquistare biglietti per il cinema, pagare bollette, fissare appuntamenti medici o acquistare prodotti per la gestione patrimoniale, tutto dall’interno dell’app. In aggiunta, offre una linea di credito agli utenti privati e aziendali, e servizi assicurativi forniti da partner. Le tecnologie cloud, big data, artificial intelligence e altre ancora sono il motore che permette a questi servizi di operare su una grande base clienti, con efficienza e qualità”.

Il Fintech è uno dei trend dell’evolving economy: come influenzerà la consulenza?

“Con il digitale aumenta lo spettro e la complessità dell’offerta, e dall’altro lato vengono automatizzati processi ripetitivi o predicibili con algoritmi. Quindi, il Fintech alza l’asticella: il contributo umano rimarrà centrale nel supporto agli investimenti finanziari, ma si concentrerà sempre di più su attività ad elevato valore aggiunto, come una migliore comprensione dei trend del mercato e anche una facilitazione e configurazione degli strumenti a supporto della gestione dell’operatività quotidiana”.

Cosa pensate dell’educazione economica per i cittadini e quali progetti proponete? 

“L’educazione digitale è il fattore chiave per lo sviluppo della nuova economia. Bisogna padroneggiare i nuovi trend e i nuovi strumenti che la tecnologia ci rende disponibili. In questo contesto, non possiamo che appoggiare l’idea di sensibilizzare le persone ai rischi in cui è possibile incorrere. Siamo altresì convinti che bisogna minimizzare l’impatto umano dei nuovi servizi finanziari, assicurando semplicità, convenienza e accessibilità”.

Sicurezza e privacy sono elementi cruciali: quali standard vi ponete al riguardo?

“I requisiti del mercato cinese in merito a sicurezza e privacy sono molto stringenti, per cui ci siamo dotati degli standard più severi al fine di garantire eccellenza. Ma non è possibile fermarsi: più aumenta l’offerta e il consumo di prodotti finanziari digitali, più bisogna investire per soddisfare senza rischi le aspettative del cliente”.