Il professor James A. Robinson, economista e politologo dell’Università di Chicago, ha ricevuto, insieme a Daron Acemoglu e Simon Johnson, il Premio Sveriges Riksbank 2024 in Scienze Economiche in memoria di Alfred Nobel. Il prestigioso riconoscimento gli è stato conferito per le sue ricerche pionieristiche sulle cause profonde della disuguaglianza globale, con particolare attenzione al ruolo cruciale delle istituzioni politiche ed economiche.
Un contributo eccezionale allo studio della disuguaglianza globale
La Royal Swedish Academy of Sciences ha premiato Robinson, insieme ai professori Daron Acemoglu e Simon Johnson del MIT, per il loro lavoro innovativo che esplora la relazione tra istituzioni, prosperità e disuguaglianza. Questo trio di studiosi ha indagato le ragioni storiche e strutturali dietro il divario economico tra paesi, cercando di rispondere a una domanda fondamentale: perché alcune nazioni sono ricche e altre povere?
Robinson, attualmente Reverendo Dr. Richard L. Pearson Professor of Global Conflict Studies presso la Harris School of Public Policy, è anche direttore del Pearson Institute for the Study and Resolution of Global Conflicts. La sua vasta esperienza sul campo, maturata in contesti come Bolivia, Colombia, Haiti, Nigeria e Sierra Leone, gli ha permesso di approfondire le dinamiche tra potere politico e prosperità economica, temi centrali delle sue ricerche.
Il ruolo delle istituzioni: inclusive o estrattive?
La ricerca di Robinson si concentra su come le istituzioni politiche ed economiche influenzano il successo o il fallimento delle nazioni. Secondo Robinson, la chiave della prosperità non risiede in fattori esterni, ma nella capacità delle persone di organizzare le proprie società in modo efficace. Le istituzioni “inclusive” favoriscono la partecipazione e la crescita economica, mentre quelle “estrattive” limitano le opportunità e perpetuano la povertà.
Questo approccio è descritto nel suo celebre libro “Why Nations Fail: The Origins of Power, Prosperity, and Poverty” (2012), scritto insieme a Daron Acemoglu e tradotto in 49 lingue. Il libro esplora come, nel corso dei secoli, l’istituzione di sistemi inclusivi o estrattivi abbia determinato il destino economico delle nazioni.
Un Nobel per l’Università di Chicago
Con questo premio, James A. Robinson diventa il 101° accademico associato all’Università di Chicago a ricevere un Nobel, e il 34° a vincere il premio in economia. Altri illustri economisti dell’Università di Chicago, come Douglas Diamond (Nobel 2022) e Richard Thaler (Nobel 2017), fanno parte di questo prestigioso gruppo di studiosi che hanno cambiato il panorama della ricerca economica globale.
L’importanza della ricerca per il futuro
La vittoria di Robinson è un riconoscimento del valore della ricerca accademica per comprendere le disuguaglianze globali e delle soluzioni che possono essere implementate per ridurre tali disparità. Attraverso l’analisi storica delle istituzioni e del loro impatto sulla prosperità, Robinson e i suoi colleghi offrono un nuovo quadro per affrontare le sfide economiche del futuro.
Il contributo di James A. Robinson ha ridefinito il modo in cui pensiamo alle disuguaglianze economiche globali. Il suo lavoro, incentrato sul ruolo delle istituzioni e su come esse determinano il destino delle nazioni, continuerà a influenzare gli studiosi e i decisori politici per molti anni a venire. Con il Premio Nobel per l’Economia 2024, Robinson si consolida come una delle voci più influenti nel campo dell’economia politica e dello sviluppo globale.