Molto probabilmente lunedì 15 marzo prenderà avvio la procedura per la quotazione in borsa di Banca Fideuram, che inizierà con il deposito, presso la Consob e la Borsa Italiana, del prospetto informativo con la domanda di ammissione alla quotazione. Se i mercati lo consentiranno l’ipo dovrebbe avvenire nel mese di giugno.
L’utile netto 2009 dovrebbe risultare leggermente più elevato (un paio di punti percentuali in più) di quello del 2008 che era pari a 176,1 milioni di euro. Più interessante dovrebbe risultare l’incremento della raccolta nel risparmio gestito che dovrebbe essere di quasi il 10% superando i 65 miliardi di euro contro i 60 miliardi del precedente esercizio. I private bankers sono oltre 4.300. I Numeri di Fideuram esprimono una ottima performance se si considera realizzata in un periodo di crisi e consentono un approdo in borsa con possibilità di successo più che buone. Intesa punta comunque ad un collocamento rivolta ai mercati internazionali e a tale scopo sembra che accanto a Imi e Merrill joint global coordinator possano essere schierare in qualità di joint bookrunner Imi, Merrill, Goldman Sachs e Deutsche bank.
Se la domanda di quotazione verrà depositata lunedì prossimo o comunque nei primi giorni della prossima settimana, entro il mese di maggio dovrebbero essere ottenute tutte le autorizzazioni necessarie alla quotazione. A tal punto ci sarà sapzio per una attività di pre-marketing ed entro fine giugno avverrebbe l’Ipo. L’offerta di vendita dovrebbe interessare circa il 50-60% del capitale sulla base di una valutazione che si aggira sui 3 miliardi. Se ne deduce che il rafforzamento patrimoniale di Intesa a seguito della quotazione potrà aggirarsi su una forbice corrispondente a 1,5/1,8 miliardi di euro. Una parte dell’offerta sarà rivolta al mercato retail, mentre il resto andrà ripartito tra investitori istituzionali italiani ed esteri. Il ritorno in borsa di Banca Fideuram si annuncia interessante; va ricordato che Fideuram uscì da piazza Affari dopo l’opa lanciata a fine 2006 da Eurizon, la ex subholding finanziaria di Intesa.
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