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Economia e Dintorni

Referendum Grecia E Crisi Italiana

 NUOVO MONITO di Napolitano, dopo la repentina salita dello spread dei titoli di Stato italo-tedeschi, che incita sia destra che sinistra a lavorare insieme, ad applicare al più presto le riforme date a garanzia all’Europa, per il bene dell’Italia, ormai, sull’orlo del precipizio finanziario.

 
LA DECISIONE del referendum in Grecia ha complicato ulteriormente il tutto, anche se la crisi è globale e il Paese è strutturalmente sano. Ma per Napolitano non si può più stare fermi, bisogna agire al più presto.

BERLUSCONI è il premier legittimo, deve governare, tenere a bada la sua maggioranza, riuscire a varare i provvedimenti, attesi dall’Europa e dai mercati, necessari per salvare l’Italia.
 
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, visto l’ulteriore aggravarsi della posizione italiana nei mercati finanziari,vede improrogabile l’assunzione di misure efficaci, quelle contenute nella lettera d’impegni indirizzata dal governo alle autorità europee. 
PROVVEDIMENTI che erano stati concordati all’interno della maggioranza e che quindi, non dovrebbero incontrare difficoltà nell’essere applicate.
 
NAPOLITANO PURTROPPO non trova grande appoggio nel centrosinistra a partire proprio da Bersani, cui, è stato chiesto, “per senso di responsabilità” di votare a scatola chiusa le misure promosse dal governo, ma il segretario del Pd non è propenso.
 
DELUSO ED INFASTIDITO da tale chiusura, il capo dello Stato, sta preparando nuove intese, che coinvolgeranno i vari rappresentanti di gruppi dell’opposizione che hanno manifestato la disponibilità a prendersi le responsabilità necessarie in rapporto all’aggravarsi della crisi, consapevoli della necessità di una prospettiva di larga condivisione delle scelte che l’Europa, l’opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si aspettano con urgenza dall’Italia.