Elon Musk consiglia twittando l’utilizzo di Signal, un sistema di messaggistica concorrente di Whatsapp e di riflesso le quote di una società texana di ricerca ingegneristica e telecomunicazioni volano sul mercato azionario.
Effetto farfalla? Si potrebbe parlare piuttosto, se mai esistesse, di un effetto fraintendimento e l’educazione finanziaria gioca un ruolo determinante nel poterlo arginare.
Dal tweet al decollo di una società sconosciuta
Musk suggeriva l’utilizzo di Signal, app di messaggistica per giunta gestita da un’organizzazione senza fini di lucro, quando per omonimia ed assonanza si sono lette “opportunità di affari” in Signal Advance, società sconosciuta ai più. Le quotazioni di Signal Advance sono così passate dal valore di 60 centesimi USD a 38 dollari in pochi giorni, con un incremento del 429%.
Il tweet di Musk diceva: “Use Signal”.
Nessun riferimento particolare all’acquisto di azioni, ma semplicemente un consiglio, poco imparziale, ma del tutto pratico da parte dell’uomo più ricco al mondo. In poche ore sui social era infatti impazzato il disappunto a seguito del cambio delle condizioni sulla privacy imposte (dopo l’8 febbraio senza accettazione non si potrà più utilizzare il servizio) da Whatsapp.
Musk, un vero influencer
Bisogna riconoscere la grande influenza che Elon Musk esercita in quanto visionario e businessman di successo e, se è naturale aspettarsi l’impennata già verificata nei download dell’app consigliata (è prima in classifica fra quelle di tendenza in molti Paesi, sia su App Store che su Play Store), risulta invece ben più difficile comprendere l’euforia dell’investire nella società sbagliata.
Credere nella società sbagliata, la storia che si ripete
La vicenda di questi giorni riporta a quanto già successo con Zoom Tech, l’azienda cinese con sede nel Delaware che ha beneficiato, anche solo per poco, dell’omonimia con l’ormai celeberrima società di servizi di teleconferenze con sede a San Josè.
Andando ancora più indietro nel tempo, nei giorni del debutto di Twitter, un’altra società, la Tweeteer Entertaiment Group, aveva registrato un + 1.000% per lo stesso motivo.
Perché si è investito nella società sbagliata? Bias e informazioni
E’ difficile dare una spiegazione al riflesso che il tweet abbia avuto sul mercato; un ruolo determinante potrebbe essere giocato dalle informazioni finanziarie: ci si documenta correttamente prima di svolgere un’operazione? Le informazioni sono attendibili e rilevanti? Quali sono le fonti dalle quali attingere nozioni utili? Un fraintendimento di questo tipo richiama ad operazioni fai da te, al trading online così facilmente accessibile oggi, magari anche senza la conoscenza approfondita della materia.
Ad incidere potrebbe essere il bias dell’overconfidence, la convinzione di saperne a sufficienza, l’eccessiva sicurezza che chiude la porta ad un riguardo, una verifica in più.
Se da un lato fa riflettere che un mero consiglio d’utilizzo sia stato letto come una buona occasione di profitto da non lasciarsi sfuggire (il cosiddetto FOMO, fear of missing out), dall’altro il nodo centrale è che la società sulla quale si è puntato è quella sbagliata e si può presumere che non vi sia stata neppure una verifica sul nome prima di confermare l’operazione. In un certo senso è chiamata in causa l’incapacità cognitiva di saper leggere e verificare l’informazione nel modo adeguato che riporta alle condizioni di analfabetismo funzionale.
L’urgenza dell’educazione finanziaria
L’educazione finanziaria è fondamentale e determinante in queste circostanze, in primis per suggerire le fonti dove reperire le informazioni necessarie secondo il proprio grado di conoscenza. Attraverso l’educazione finanziaria si possono conoscere i meccanismi comportamentali e cognitivi che inducono a scelte sbagliate, che fanno correre rischi sconosciuti, non valutati o sottovalutati per poterli correggere.
L’educazione finanziaria per cogliere le opportunità
Attraverso un’adeguata conoscenza economica si possono evitare grandi perdite a danno dei propri risparmi, beneficiando delle occasioni per conoscere opportunità di investimento in linea con le esigenze personali e familiari, per essere informati sui vantaggi fiscali derivanti da alcune scelte di investimento e per ragionare le proprie scelte all’interno di un piano finanziario coerente con gli obiettivi di vita a medio e lungo termine.
L’educazione finanziaria per difendersi dai rischi
L’educazione economica e finanziaria svolge un ruolo chiave nel ridurre al minimo le possibilità di essere truffati, di incorrere in situazioni ingestibili per il proprio grado di sapere finanziario e capacità di gestione: prendere coscienza del proprio livello di conoscenza permette di agire di conseguenza informandosi, chiedendo consiglio e affidandosi a degli esperti.
E’ attraverso la corretta informazione e formazione che si viene a conoscenza dei meccanismi che innescano situazioni come quelle riportate sopra e che si sono verificate già più volte negli anni; attraverso l’esempio, il racconto concreto di un fatto già avvenuto e delle sue conseguenze, si può imparare a non cadere nel tranello, aggirando il problema e chiedendosi se forse, non sia il caso di fare una verifica in più.
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